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Svolta seconda autopsia su Giacomo Nicolai, coltellate inferte con forza

Per il consulente di parte, non si può escludere nessuna ipotesi sulla morte dello studente di Fermo

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Giacomo Nicolai

Tre coltellate inferte con forza, ma nessun altro segno di violenza: è il responso della seconda autopsia svolta sul corpo di Giacomo Nicolai, lo studente 24enne di Fermo trovato cadavere a Valencia, in Spagna, nella sua camera da letto.

L’esame autoptico, disposto dalla Procura di Roma, ha evidenziato come le analoghe analisi effettuate dai medici spagnoli siano state svolte correttamente. E’ stato confermato che la morte di Nicolai è sopraggiunta dopo i tre colpi della lama del coltello, penetrata con forza nel torace del giovane, ma questo elemento, da solo, non escluderebbe nessuna ipotesi sulla mano che ha guidato l’arma.

Secondo il consulente nominato dai genitori di Nicolai tutte le strade restano ancora aperte, sia quella del suicidio, su cui ha puntato decisa l’indagine spagnola, che quella dell’omicidio, che potrebbe prendere quota dopo l’esito dell’esame del DNA sulle unghie della vittima, richiesto dalla famiglia. L’autopsia ha però evidenziato anche l’assenza di altri segni di violenza sul cadavere del ragazzo di Fermo, morto in Spagna durante un periodo di studio per il progetto Erasmus.

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