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Recupero dell’ex stazione Santa Lucia di Fermo: illustrata un’ipotesi progettuale

All'incontro organizzato da Italia Nostra la relazione del laureando in Ingegneria Edile-Architettura, Lorenzo Trentuno

Laboratorio Stazione a Fermo - Progetto per la stazione S. Lucia

Si è tenuto venerdì 29 gennaio alla Sala Conferenze dell’hotel Astoria il primo incontro del ciclo “Laboratorio Stazione, salviamo l’area ex-FAA di Fermo Santa Lucia”, promosso dalla sezione Italia Nostra di Fermo in collaborazione con Lorenzo Trentuno, laureando in Ingegneria Edile-Architettura presso l’Università Politecnica delle Marche.

Lo scopo di questi appuntamenti è quello di rendere partecipi e direttamente coinvolti sia la cittadinanza, sia le istituzioni interessate alla realizzazione di un progetto architettonico ed urbanistico condiviso.

Il prof. Elvezio Serena, presidente della sezione locale di Italia Nostra, in apertura ha presentato l’iniziativa evidenziando l’impegno dedicato con costanza dall’Associazione al recupero della Ferrovia Adriatico-Appennino e il crescente interesse che questo tema suscita in molti giovani. Quest’anno, inoltre, la sezione di Italia Nostra festeggerà il ventennale di presenza a Fermo e nel Fermano, grazie al sostegno degli associati e di quanti hanno contribuito in vario modo alle attività realizzate.

È poi intervenuto il Sindaco Paolo Calcinaro, che ha fatto notare come nella città di Fermo siano presenti diverse aree e fabbricati di proprietà pubblica che costituiscono un potenziale patrimonio per tutta la cittadinanza, e l’area ex-FAA è una di queste.

Il laureando Lorenzo Trentuno è entrato quindi nel merito della discussione, con la illustrazione del lavoro svolto finora avvalendosi del supporto del relatore prof. Paolo Bonvini. Lo studente ha prima mostrato delle analisi di approfondimento urbanistico sulla città di Fermo e sul percorso urbano dell’ex-ferrovia. Ha fatto notare in seguito come l’area oggetto di studio, una volta considerata lontana dal centro, sia oggi in una posizione strategica fondamentale, una sorta di zona-cuscinetto tra il tessuto storico delimitato dalle mura quattrocentesche e la campagna che lo fronteggia.

Trentuno ha poi presentato vari approcci progettuali: da quello più conservativo, in cui vengono tutelati e ristrutturati tutti i manufatti presenti, a quello più “interventista” in cui viene attribuito un valore storico solamente al fabbricato della stazione ed all’adiacente chiosco. In conclusione ha presentato anche varie proposte inerenti le funzioni che potranno essere ospitate nel complesso: da un Museo della Ferrovia e dei Trasporti ad una Biblioteca storico-tematica; da una o più sale conferenza ad un laboratorio delle idee, cui vanno aggiunte delle aree verdi, degli spazi attrezzati per le scolaresche e per i più piccoli, e dei parcheggi.

Molto interessato il qualificato pubblico presente, spinto dalla curiosità per conoscere le sorti di un’area che merita particolare attenzione. Tra i presenti, alcuni dei quali sono intervenuti al dibattito, Alberto Palma, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo, Ingrid Luciani, assessore lavori pubblici del Comune, Fabiano Alessandrini e Giacomo Carazzai rispettivamente presidente e dirigente STEAT, il prof. Giuseppe Rossi e l’arch. Leandro Luciani.

Chiunque fosse interessato ad approfondire la tematica o ad esprimere la propria opinione è invitato a farlo tramite i seguenti canali:

Italia Nostra: fermo@italianostra.org – Tel. 348 8163918 – 0734 228628
Lorenzo Trentuno: trentuno.lorenzo@gmail.com – Tel. 333 7557721
Facebook: “Laboratorio Stazione – salviamo la stazione di Fermo S. Lucia”

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