FermoNotizie.info
Versione ottimizzata per la stampa

Continua querelle su La Quercia a Sant’Elpidio a Mare. “Si facciano un esame di coscienza”

Terrenzi si toglie un sassolino dalla scarpa: "Struttura privata rispetti le normative come fa il Comune e non giochi con salute anziani"

2.873 Letture
commenti
Municipio di Sant'Elpidio a Mare

“In merito alla nostra Residenza Protetta Anziani la commissione tecnica consultiva regionale, venuta sul posto, ha autorizzato e convenzionato la nostra struttura per 18 ospiti di residenza protetta e tali abbiamo. Attenetevi ai posti che vi sono autorizzati dalla legge e problemi non ne avreste voi così come non ne abbiamo noi, rispettando la normativa vigente”.

Il Sindaco di Sant’Elpidio a Mare, Alessio Terrenzi, non ci sta a subire le accuse della direttrice della struttura “La Quercia”, Clara Matzuzzi. “La Regione utilizza lo stesso peso e la stessa misura per tutti, sia per il pubblico che per il privato, con la differenza che la struttura pubblica la legge la rispetta, la struttura privata, in questo caso, no”. Terrenzi fornisce poi qualche altra precisazione, soprattutto alla luce del fatto che è stata chiamata in ballo la struttura comunale.

“Io non sono andato in Regione a protestare ma a raccomandarmi affinché venissero accantonati 450.000 euro che da anni sono previsti per la nostra città e nessuno, prima di questa Amministrazione, è riuscito mai a spendere per mettere a norma o realizzare una nuova Casa di Riposo. Questa Amministrazione lo ha fatto rispettando le regole, adoperandosi per agire nel rispetto delle regole. L’ho già detto e lo ripeto: protestare davanti al comune vuol dire protestare nel posto sbagliato: se all’interno della struttura ci possono stare sei persone autosufficienti e ce ne vengono tenute molte di più di cui diversi non autosufficienti non è una questione che posso risolvere io.

Mi viene da chiedere: come mai non si è mai richiesta una autorizzazione per residenza protetta, che prevederebbe anche la presenza di disabili? Si è chiesta un’autorizzazione per Casa Famiglia ed una casa famiglia ha dei limiti che vanno rispettati. Io ritengo che chiunque abbia intenzione di aprire una struttura debba prima verificare quali sono le leggi vigenti, cosa si possa fare e cosa non si possa fare: io ho l’impressione che in questo caso si sia fatto il contrario. Prima si è pensato ad aprire, ad inserire ospiti e poi si vanno cercando strade per fare in modo che si cambi una legge affinché preveda ciò che è già stato realizzato. Non è così che si fa”.

Sulle continue lamentele di essere stati trascurati il sindaco ricorda che “….sono andato io personalmente a fare il sopralluogo presso la sua struttura di Bivio Cascinare. Lo ricordo per rimarcare che non è affatto vero che è stata lasciata abbandonata. E’ stata ascoltata ma non sono io l’interlocutore giusto per quello che vuole: posto che, comunque, abbia agito al contrario, ribadisco il mio impegno ad interessare il Presidente della Regione e il Presidente del Consiglio Regionale affinché possa sedersi con chi fa le leggi regionali attorno ad un tavolo per cercare di risolvere il suo problema. Così come sta facendo in questi giorni non fa altro che perdere tempo, sta facendo prendere freddo a delle persone che hanno bisogno di cure e se davvero tiene a loro come dice, cosa su cui non ho dubbi, la smetta di giocare con la loro salute e di usarli in questo modo”.

Il Sindaco, poi, si toglie un sassolino dalla scarpa. “Prima di parlare la signora Matzuzzi dovrebbe informarsi su ciò che c’è o non c’è all’interno della struttura comunale – aggiunge – visto che c’è la rampa d’ingresso che permette di abbattere le barriere architettoniche, c’è il seggiolino per la risalita per i diversamente abili, nella sede di piazzale Marconi è installato un monstascale. Prima di andare a guardare in casa d’altri pensi a mettersi in regola in casa sua e non dica cose non veritiere. Non è questo il modo per difendere le sue ragioni. Vorrei che fosse chiaro che l’Amministrazione non ostacolerà le necessarie variazioni di destinazione urbanistica ma i passaggi vanno fatti tutti e nel rispetto della legge.

Poi torna sulla casa di riposo di Sant’Elpidio a Mare. “Come ho già avuto modo di dire abbiamo affidato un incarico ad un progettista per un nuovo progetto, abbiamo tutti i pareri compresi quelli dell’Asur e dell’Ambito XX, il progetto esecutivo è stato approvato e stiamo chiedendo il mutuo per poter far partire l’opera – precisa – per un investimento di 1.650.000 euro di cui 450.000 dalla Regione ed il resto investiti da questa amministrazione. La nostra è una struttura pubblica per cui viene finanziata con i soldi di tutti i cittadini. La sua è un struttura privata: guardi bene le regole che deve rispettare, adegui la struttura a tali regole e può lavorare quanto vuole. Vorrei concludere ribadendo che non ce l’abbiamo con questa struttura, nè con i proprietari, tantomeno con gli ospiti. Anzi, ci fa piacere che ci sono delle strutture che rispondono a delle esigenze concrete della collettività. Se però non sono in regola non credo che la colpa sia di questo Sindaco o di questa Amministrazione come di nessun altro amministratore.

Concludo anche ricordando che la signora Matzuzzi non ha problemi solo con Sant’Elpidio a Mare ma anche con Porto Sant’Elpidio dove è stata emessa una diffida, dal dirigente, con cui si contesta nella struttura la presenza di disabili pertanto non in regola con quanto previsto dalla legge per le Case Famiglia. Non sarebbe il caso di fare un esame di coscienza prima di puntare il dito contro gli altri?”

Commenti
Ancora nessun commento. Diventa il primo!
ATTENZIONE!
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Fermo Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password

Già registrato?
... oppure Registrati!