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Caporalato nelle aziende agricole del Fermano e del Piceno: un arresto e dodici denunce

Decisive le indagini condotte dalla Guardia di Finanza

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Un imprenditore residente a Fermo è stato arrestato a coronamento dell’operazione “Country workers“, condotta dalla Guardia di Finanza di Ancona per contrastare il fenomeno del caporalato.

Secondo quanto ricostruito dalle Fiamme Gialle l’uomo, di nazionalità pakistana, era solito sfruttare la manodopera di diversi suoi connazionali – almeno 50 quelli coinvolti nella vicenda – che venivano impiegati in nero presso diverse aziende agricole del Fermano e del Piceno. I braccianti, alcuni dei quali irregolari, erano tenuti a rispettare giornate di lavoro lunghe e sottopagate: oltretutto, l’imprenditore finito in manette sottraeva loro 5 euro ciascuno al giorno per le spese relative al loro trasporto.

Una volta raccolte abbastanza elementi a suo carico, la Procura della Repubblica di Fermo ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dell’uomo, mentre altre dodici persone ritenute coinvolte nello sfruttamento dei lavoratori sono invece state denunciate.

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