Espulso dal territorio italiano un giovane migrante originario del Mali
Il giovane, di circa 20 anni, si era reso responsabile di diversi reati tra Lido Tre Archi di Fermo e Porto San Giorgio

Si è conclusa con l’espulsione dal territorio nazionale la vicenda che negli ultimi mesi ha riguardato un 20enne originario del Mali, conosciuto come Abu, protagonista di diverse intemperanze tra Lido Tre Archi e Porto San Giorgio.
Il giovane si sarebbe stanziato nel Fermano dopo alcuni anni dal suo arrivo in Italia, mantenendo un basso profilo fino all’agosto scorso: nel pomeriggio di martedì 24 agosto, tuttavia, egli aveva spaccato delle bottiglie di vetro a Lido Tre Archi, per poi minacciare i passanti con un coltello; due giorni più tardi, aveva invece appiccato il fuoco in un cassonetto dei rifiuti ubicato in via Aldo Moro.
Dopo la denuncia ricevuta per aver provocato il rogo e il respingimento della sua richiesta di asilo politico, il 20enne maliano era quindi stato raggiunto da un provvedimento di espulsione. Per tutta risposta, il 4 settembre scorso aveva dato nuovamente fuoco a un cassonetto, sempre in via Moro, per poi causare un altro incendio nel cortile di un edificio di via Segni.
Denunciato ancora una volta, egli si era quindi trasferito nel territorio comunale di Porto San Giorgio, dove nel giro di pochi giorni era stato deferito per il porto abusivo di un coltello e sanzionato per aver orinato in pubblico, danneggiando inoltre l’arredamento di un locale dove aveva preteso di mangiare gratis.
Nella giornata di martedì 14 settembre, il 20enne è stato condotto presso un Centro di Permanenza per il Rimpatrio, da dove sarà infine imbarcato su un aereo diretto al suo Paese d’origine.
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