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Diecimila paia di scarpe commissionate, metà spariscono: denunciato imprenditore a Fermo

Nei guai un cinese che doveva consegnare le calzature al committente, ma le stava rivendendo a terzi e su Facebook

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artigianato, scarpe, calzature, made in Italy

Un imprenditore cinese che opera a Fermo, in zona Paludi, è finito nei guai per la “sparizione” di cinquemila paia di scarpe, la cui realizzazione gli era stata commissionata da un altro imprenditore italo-svizzero.

L’asiatico aveva ricevuto la commessa e le materie prime dall’europeo, che si era accordato per la consegna di diecimila paia di calzature. Ma dopo aver ricevuto la prima metà della merce e aver saldato il dovuto, al committente non è giunta la seconda tranche della produzione.

A questo punto è stato attivato il Commissariato di Polizia di Fermo, che ha avviato le indagini per capire dove fossero finite tutte quelle scarpe “svanite” nel nulla. Ben presto gli agenti sono risaliti ad alcuni commercianti campani che avevano acquistato proprio una parte di quelle calzature e ad alcuni annunci su Facebook, riconducibili all’imprenditore cinese, per la vendita on-line di altre paia della partita mancante.

A questi primi rilievi sono seguiti i pedinamenti da parte degli agenti di Polizia nei confronti del cinese, che hanno consentito agli uomini del Commissariato di individuare in un magazzino di Montegranaro oltre duecento scatoloni, con all’interno un totale di circa duemilacinquecento paia di scarpe, sempre facenti parte dell’ammanco ai danni del committente italo-svizzero.

Per l’imprenditore cinese, un quarantenne, è scattata la denuncia per appropriazione indebita.

Commenti
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finanzierevirtuale 2017-10-04 11:18:14
Premetto che ho la massima fiducia negli organi investigativi che svolgeranno le indagini del caso, come credo alla totale buona fede dei giornalisti che on line e su giornali locali hanno riportato quanto accaduto. Però tante cose non tornano. Prima di tutto consentitemi una battuta. Cosa significa imprenditore italo svizzero ? Per caso si tratta di una persona che vive di fatto in Italia ma figura come residente in Svizzera o in altri Paesi ? Che si comporta come imprenditore di fatto utilizzando prestanome come amministratori di società in modo da risultare di fatto invisibile al fisco italiano ? Che produce redditi tassabili in Italia ma che poi vengono attraverso società parallele portati all'estero ? perché se cosi fosse (per carità stiamo facendo solo delle ipotesi) ci sarebbero tutti gli estremi perché la Gdf apra una procedura di esterovestizione nei confronti dell'imprenditore italo-svizzero che sicuramente saprà chiarire questo fatto. In secondo luogo il taglio che hanno dato tutti gli articoli è che di fatto chi è dalla parte del torto sarebbe l'imprenditore cinese mentre il raggirato sarebbe il misterioso imprenditore italo svizzero. Ma qualcuno ha controllato se questo imprenditore italo svizzero ha la fedina penale immacolata ? Che non abbia cause pendenti in tutta Italia sempre guarda caso per questi motivi ? Sicuramente sarà incensurato, sarà un ottimo pagatore presso i suoi fornitori ma qualche domanda in giro va fatta, se non altro per chiarire bene tutto. Per ultimo credo sia doveroso dare il diritto di replica all'imprenditore cinese, in alcuni articoli si è parlato di raggiro, saltando a conclusioni che solo gli organi hanno il compito di fare.
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