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Oltre mille in corteo per dire no al razzismo a Fermo, a un anno dall’uccisione di Emmanuel

Manifestazione, deposizione di una targa, intervento di Neri Marcorè e concerto per ricordare il migrante morto il 5 luglio 2016

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Manifestazione antirazzista a Fermo a un anno dall'uccisione di Emmanuel Chidi Namdi

Più di mille persone, giunte in pullman da tutte le Marche, ha partecipato a Fermo, nel pomeriggio di mercoledì 5, alla manifestazione antirazzista indetta dal Comitato 5 luglio e circa cento movimenti per rendere omaggio ad Emmanuel Chidi Namdi, migrante ucciso esattamente un anno prima.

Il 5 luglio 2016, una lite con il fermano Amedeo Mancini aveva portato alla morte del migrante, ammazzato per aver preso le difese della moglie, schernita con insulti razzisti.

Dopo la vicenda giudiziaria, che ha portato Mancini a patteggiare una pena di quattro anni ai domiciliari, poi revocati per buona condotta, comitati e associazioni si sono dati appuntamento in strada a Fermo, per dire no al razzismo, ricordare il tragico fatto di sangue che ha indelebilmente macchiato la città di Fermo e deporre una targa e un mazzo di fiori dove Emmanuel è stato ucciso.

Anche l’attore Neri Marcorè ha tenuto un discorso in piazza del Popolo e alcuni artisti hanno dato vita ad un concerto. Proprio in questi giorni, per volere della vedova, la salma del migrante nigeriano ucciso a Fermo è rientrata nella sua terra d’origine.

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