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Profughi a Sant’Elpidio a Mare: assessore Clementi incontra presidente Santa Marta

La prima accoglienza è l'inizio di un più ampio progetto di integrazione per i 23 ragazzi provenienti dall'Africa

Integrazione, intercultura, volontari

L’Assessore alle Politiche Sociali di Sant’Elpidio a MareNorberto Clementi ha incontrato, assieme ai referenti dell’Ufficio Servizi Sociali del Comune, il rappresentante legale della cooperativa Santa Marta che sta ospitando, in questo periodo, 23 profughi in un’abitazione messa a disposizione da un privato a Casette d’Ete.

La cooperativa Santa Marta è stata scelta dalla Prefettura, previo bando di gara, per dare avvio al programma di prima accoglienza varato a livello nazionale e che si è concretizzato, per il nostro territorio, con l’arrivo di 23 ragazzi provenienti da diverse zone quali Ghana, Gambia, Costa D’Avorio, Bangladesh, Burkina Faso, Mali.

Arrivati in 25, al momento gli ospiti sono 23, visto che due hanno rinunciato al programma di prima accoglienza. Un programma, questo, che rappresenta la prima fase di un progetto più complesso di integrazione sociale.

“Scopo dell’incontro e delle future attività, nei limiti della nostra competenza – dice l’Assessore alle Politiche Sociali Norberto Clementi è quella di far sapere alla cittadinanza che l’Amministrazione sta lavorando anche su questo fronte. Nonostante gli attori di questo tipo di iniziative siano il Ministero e, di riflesso, le Prefetture, non i Comuni, riteniamo sia nostro dovere impegnarci in qualche azione che possa favorire il rapporto di queste ragazzi, provenienti da esperienze drammatiche, con i cittadini elpidiensi, anche con lo scopo di eliminare qualsiasi motivo di preoccupazione. Sono ragazzi inseriti in un progetto semestrale che prevede già l’insegnamento della lingua italiana e di incontri con professionisti, ma che lascia spazio anche ad eventuali impegni lavorativi. Abbiamo intenzione, quindi, di favorire momenti di contatto tra loro e le realtà del territorio, siano esse singole che associative. Stiamo pensando anche alla possibilità di favorire un impegno lavorativo di questi ragazzi (per attività comunali) in modo che possano essere, al contempo, una risorsa positiva per la nostra collettività e dare a loro l’occasione per gratificare la nostra ospitalità”.

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