Servigliano ha accusato il colpo, ma non è sola: anche il territorio di Amandola è stato interessato, il 6 giugno, dalla violenta e repentina ondata di maltempo che in poco tempo ha causato danni e disagi per allagamenti e smottamenti.

I sindaci Marco Rotoni e Adolfo Marinangeli hanno avuto il loro bel da fare per coordinare i primi soccorsi e fronteggiare l’emergenza: se il primo a Servigliano ha dovuto fare i conti con strade, case, garage, giardini e attività commerciali allagati, anche per l’esondazione di un fosso, il secondo ad Amandola si è trovato con alcune località a rischio isolamento e strade impraticabili, pur se in maniera minore rispetto al collega, al quale non ha poi esitato a fornire aiuto, inviando, a emergenza cessata, squadre di volontari a supporto di Vigili del Fuoco e personale della Protezione Civile già all’opera a Servigliano.

Passati i disagi, è iniziata la conta dei danni, con strade da ripristinare, terreni che hanno subìto smottamenti che ora sono da risistemare e corsi d’acqua da monitorare e mettere in sicurezza.

Oltre a infrastrutture e locali privati dei due comuni di Servigliano e Amandola, le piogge copiose hanno interessato anche molte aree rurali, estese fino al territorio di Falerone, le cui colture sono ora seriamente a rischio: l’allarme lo ha lanciato Coldiretti, che sostiene come grandi coltivazioni di grano e vigneti abbiano accusato danni forse irreparabili a questo punto della stagione, vanificando mesi di lavoro delle imprese agricole.