FermoNotizie.info
Versione ottimizzata per la stampa

Italia Nostra: “Porto San Giorgio – Fermo – Amandola: la ferrovia rivivrà”

Menzione d’onore alla tesi di laurea degli architetti Pagliari-Nasini al Premio Go Slow di Co.Mo.Do.

Convegno nazionale "Da Besenzanica alle moderne ferrovie per la mobilità e il turismo"

La tesi di laurea in Architettura “La ferrovia Adriatico – Appennino: usi e trasformazioni di un’infrastruttura storica” degli architetti Simona Pagliari e Roberto Nasini ha conseguito la menzione d’onore alla VI edizione del “Premio nazionale Go Slow” organizzato da Co.Mo.Do. (Confederazione Mobilità Dolce) nella categoria “Studi di fattibilità”.

Il riconoscimento è il più importante premio italiano per i progetti che si distinguono quanto a mobilità dolce e sostenibile. Lo scorso anno la premiazione si è svolta a Fermo in abbinamento al convegno nazionale di Italia Nostra “Da Besenzanica alle moderne ferrovie per la mobilità e il turismo”.

Questa menzione premia il lavoro svolto in stretta collaborazione negli ultimi 3 anni con la sezione di Fermo dell’Associazione che ha promosso, con diversi eventi, la tesi dei due architetti, facendola anche propria: Convegno nazionale in memoria di Ernesto Besenzanica (novembre 2014), Conferenza e Mostra al Diamond Palace di Porto Sant’Elpidio (ottobre 2015), Incontro pubblico a Fermo (novembre 2015). Il riconoscimento, inoltre, porta in primo piano in ambito nazionale le prospettive di recupero del vecchio tracciato ferroviario fermano e apre a nuove possibilità per l’intercettazione di fondi nazionali per la realizzazione di Greenways sul territorio italiano previsti nella prossima legge di stabilità. La premiazione si è tenuta sabato 12 dicembre a Milano presso l’area Ex Ansaldo, all’interno del Congresso nazionale di Legambiente.

L’abbandono del notevole patrimonio architettonico della linea di 57 km che collegava la montagna alla costa persiste dall’agosto 1956, quando la ferrovia, a seguito di un decreto ministeriale, fu chiusa tra le proteste della popolazione.

La “Besenzanica” è salita all’attenzione nazionale per l’impegno quasi ventennale della sezione fermana di Italia Nostra, che recentemente ha organizzato un Incontro pubblico a cui è intervenuto, tra gli altri, il Segretario regionale per i beni e le attività culturali delle Marche Giorgia Muratori, che ha indicato le opportunità che si aprono grazie a una nuova politica del Ministro Dario Franceschini.

L’architetto Domenico Cardamone, funzionario della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio delle Marche, ha documentato l’enorme patrimonio che sarà posto sotto tutela: stazioni, viadotti, ponti, caselli e fermate. L’antica ferrovia “Porto San Giorgio-Fermo-Amandola” tornerà a rivivere, il recupero consentirà il riuso a scopi culturali, turistici e ambientali.

Disponibilità a sostenere il progetto è stata espressa dall’Assessore regionale al Bilancio Fabrizio Cesetti e dal Presidente della Provincia di Fermo Aronne Perugini, che metterà a disposizione gli uffici tecnici dell’ente per studi di fattibilità. Sono intervenuti per Porto San Giorgio l’Assessore Umberto Talamonti, in rappresentanza del sindaco, per Fermo e Amandola rispettivamente i sindaci Paolo Calcinaro e Adolfo Marinangeli. Presenti in sala, con molto interesse, anche i sindaci di Falerone Armando Altini, di Grottazzolina Remola Farina e rappresentanti di altri comuni della valle del Tenna. Sono intervenuti inoltre Paolo Capocci, di Umbria Mobilità, in rappresentanza del Presidente di Co.Mo.Do., che ha accennato anche all’ipotesi di collegamento della linea Adriatico-Appennino, una volta recuperata, con la Spoleto-Norcia, già riutlizzata come percorso verde. Luigi Fasciglione ha descritto il Museo dedicato alla linea umbra, da lui stesso allestito, rendendosi disponibile per allestirne uno anche sulla Fermana, gemella della Sangritana, in Abruzzo. La stazione di prima classe di S. Lucia a Fermo, le stazioni di seconda classe di Grottazzolina, Falerone e Belmonte Piceno, i grandi viadotti di fosso Callugo e di Villa Basso ad Amandola, i ponti sul fiume Tenna di Servigliano e di Grottazzolina, i numerosi caselli ferroviari torneranno all’antico splendore grazie alla possibilità di utilizzare fondi nazionali ma anche europei.

Il gruppo di lavoro di Italia Nostra composto dai giovani Andrea Carosi, Simona Pagliari, Roberto Nasini e Andrea De Angelis, ha illustrato le potenzialità del suggestivo tracciato, dal mare ai monti azzurri, che potrà costituire un prezioso volano turistico e di sostenibilità territoriale per l’intera Regione Marche se utilizzato per la mobilità dolce. Molto soddisfatto il presidente della sezione fermana e consigliere nazionale di Italia Nostra Elvezio Serena, che vede riconosciuto un lavoro quasi ventennale per la riattivazione della strada ferrata.

Commenti
Ancora nessun commento. Diventa il primo!
ATTENZIONE!
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Fermo Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password

Già registrato?
... oppure Registrati!