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A Teatro arriva l’Amleto di Lella Costa

amletoPerdonate voi tutti, cortesi spettatori, i piatti e banali ingegni che osano portare su queste indegne tavole di legno un soggetto così grandioso (William Shakespeare).

Quella di venerdì 5 dicembre sarà la notte di Amleto. Al Teatro comunale, per il secondo appuntamento della stagione di prosa, di scena Lella Costa con la sua rilettura della tragedia shakespeariana. Il talento attoriale di Lella Costa, insieme alla regia di Giorgio Gallione, unito alle musiche di Stefano Bollani – il tutto incentrato attorno alla immortale tragedia shakesperiana di “Amleto”, fanno dell’appuntamento di venerdì 5 Dicembre, al Comunale sangiorgese, un momento di grande e vero teatro.
“La tragedia shakesperiana, risalente al 1600 – nota l’assessore alla cultura Cesare Catà – è davvero un’opera epocale nella storia della letteratura e della cultura occidentale. Si tratta di un viaggio introspettivo dal sapore epico, che non possiede eguali per maestria letteraria e per esiti filosofici.
“Lella Costa, attrice italiana nota e amata dal grande pubblico, fa sua la lezione shakesperiana e la declina in un monologo di stampo contemporaneo, dal forte impatto emozionale che le musiche di Bollani sottolineano squisitamente. Il regista Gallione, con la sua maestria, rende questa interpretazione shakesperiana un appuntamento di cultura imperdibile”.
“Ospitare Lella Costa nel nostro teatro è un vivo piacere e un onore sincero. Il fatto che una delle più grandi attrici italiane di oggi si rivolga ancora, con passione, a William Shakespeare, testimonia l’eternità di questo autore immenso: che ogni generazione, nel corso dei secoli, ha reinterpretato e fatto proprio. Shakespeare infatti travalica le epoche, per parlare al cuore di ognuno. Per tale motivo, venerdì sera, invito i cittadini di Porto san Giorgio e della Marca ad assistere a un grande spettacolo teatrale.”
Amleto è una spugna: contiene politica e tragedia d’amore, studio psicologico e dramma familiare, violenza e morale, follia e metodo, eccentricità e malattia, pace e guerra. Le antiche leggende raccontano l’esistenza di un Amleto addirittura in epoca anteriore a quella di Cristo. Così Amleth o Amlodi o Amlaghe, l’idiota, il matto è presente nelle saghe degli inizi del mondo (esplodere o implodere, questo è il problema, scrive Italo Calvino) e in ogni tradizione arcaica: dalla Persia all’Islanda, dalla Grecia alla Danimarca. Perché la vicenda di Amleto fa parte di quella grande enciclopedia del narrabile, di quel “Padre dei racconti” che contiene la radice di tutte le storie umane. E sempre, dall’antichità fino a Shakespeare e in ogni riscrittura contemporanea, Amleto è rappresentato come il primo degli intellettuali infelici, cerniera tra mondo arcaico e nuovo sapere, tra Medioevo e modernità; un giovane colto e melanconico che astutamente armato di simulata follia lavora alla ricerca della verità o della vendetta.
Da qui parte il nostro Amleto, dal contratto di finzione tipico di ogni racconto, dalla semplice e pura magia del narrare che è ancor oggi l’essenza del teatro, da una vicenda che nasce dall’ombelico del mondo e che viaggiando nel tempo e nello spazio ancora ci riguarda e ci emoziona, da un palcoscenico nudo che, come ai tempi di Shakespeare, tutto può evocare (Giorgio Gallione).                                      Lella Costa non è figlia d’arte, anche se d’arte visse e vive; non ha un nome d’arte, ma solo un diminutivo, con cui è chiamata da sempre, visto che per l’anagrafe è Gabriella; e se di arte un pochino forse, ormai, ne ha, di parte continua a interpretarne ostinatamente una: se stessa.
Non è sempre stato così, ma quasi: subito dopo gli studi, vale a dire l’università di lettere e un diploma all’accademia dei Filodrammatici con tanto di Medaglia d’oro, inizia a lavorare con Massimo Rossi, per approdare, nel 1980, al suo primo monologo, scritto da Stella Leonetti: “Repertorio, cioè l’orfana e il reggicalze”.
E’ l’inizio di un percorso che la porterà a frequentare esclusivamente autori contemporanei (ancora la Leonetti, Renzo Rosso, Mrozek), a farsi le ossa alla radio, ad avvicinarsi al cosiddetto teatro-cabaret con un altro monologo, scritto nell’85 da Patrizia Balzanelli, finché, nel marzo dell’87, debutta con il primo spettacolo di cui è anche autrice, “Adlib”, a cui l’anno dopo seguirà “Coincidenze”.
Il successo è inatteso quanto gradito, e porta con se anche un po’ di televisione (La TV delle ragazze, Fate il vostro gioco, Ottantanonpiùottanta, Il gioco dei nove e ovviamente il Maurizio Costanzo Show), e perfino un po’ di cinema “Ladri di saponette” di Maurizio Nichetti, “Visioni private” di Francesco Calogero.
Nel febbraio del ‘90 è di nuovo in scena con il suo terzo monologo, “Malsottile”, una sorta di riflessione ironica e poetica su un tema che ama molto: la memoria.
Nel gennaio ’92 esce, edito da Feltrinelli, “La daga nel loden”, raccolta di testi degli spettacoli realizzati fino al ’91; contemporaneamente debutta con “Due”, prima, e tuttora unica, esperienza fuori dalla struttura del monologo.
Sempre monologhi sono le ultime produzioni teatrali: “Magoni” gennaio ’94 – musiche originali di Ivano Fossati e lunga tournèe con tre musicisti al seguito.
Dal 27 ottobre al 5 novembre ’95 è in scena con lo spettacolo “La daga nel loden” al Teatro Studio di Milano. Gennaio ’96 “Stanca di guerra” testo scritto con la collaborazione di Alessandro Baricco con ripresa al Piccolo Teatro di Milano dal 9 gennaio al 2 Febbraio 1997. Dal 4 al 29 marzo ’98 debutta al Piccolo Teatro di Milano con il nuovo spettacolo “Un’altra storia” regia di Gabriele Vacis.
Giugno, luglio, agosto, settembre ’98 su Rai Radio striscia quotidiana alle 7.00.
Nel dicembre ’98 è uscita per Feltrinelli la raccolta di testi teatrali “Che faccia fare” comprendente gli ultimi tre spettacoli di Lella Costa.
Gennaio 1999 su Italia 1 protagonista di una puntata di “Comici” varietà condotto da Serena Dandini.  Marzo ’99 Rai Radio 3, venti puntate di letture e commenti da “Il Paradiso degli Orchi” di Daniel Pennac.  Febbraio 2000 nuovo spettacolo “Precise parole” tratto da Otello con la regia di Gabriele Vacis e debutto nazionale al Piccolo Teatro di Milano. Partecipa all’allestimento italiano dei “Monologhi della Vagina” di Eve Ensler a Milano al Salone Pierlombardo nell’ottobre 2001.
Giugno 2002 esce per Feltrinelli “In Tournèe” seconda raccolta dei testi teatrali che comprende anche il precedente “Precise Parole”. Giugno 2002, nell’ambito del premio dedicato alla giornalista Ilaria Alpi, è voce narrante dello spettacolo “Occhi Scritti” scritto e diretto da Francesco Cavalli e Pasquale D’Alessio, rappresentato al Teatro Del Mare di Riccione. Ottobre 2002 nuovo spettacolo “Traviata” con la regia di Gabriele Vacis e debutto nazionale all’Arena Del Sole di Bologna.
La tournèe di "Traviata" si conclude dopo oltre 250 repliche e lo spettacolo viene ripreso da RAI 2 per "Palcoscenico". Febbraio 2004 partecipa alla rassegna “Nobel tra letteratura e teatro”, curata dal Teatro dell’Archivolto di Genova nell’ambito di “Genova ’04 – Capitale Europea della Cultura”, dando voce al testo di Gabriel Garcia Marquez “La incredibile e triste storia della Candida Eréndira e della sua nonna snaturata”, accompagnata dalle musiche degli Aquaragia Drom, messa in scena curata da Giorgio Gallione.
Dicembre 2004 con Arnoldo Foà è protagonista del recital “Le mille e una notte. Sherazade” con musiche di Paolo Damiani spettacolo rappresentato presso l’Auditorium di Parma. Allo spettacolo segue un Audio Cd edito da Full Color Sound. Gennaio 2005 debutta a Genova con "Alice, una meraviglia di Paese" nato dalla collaborazione con Giorgio Gallione che ne cura anche la regia. Lo spettacolo con testo di Lella Costa, Giorgio Gallione, Massimo Cirri e Adriano Sofri, con le musiche originali di Stefano Bollani, costumi di Antonio Marras, scene di Paolo Bazzani e luci curate da Jean Claude Asquié, gira in tournée fino a dicembre 2006.
Da maggio 2006 collabora con una sua rubrica con la rivista ANNA.
Luglio 2006 esce in edicola per la collana audiolibri (Gruppo Espresso – La Repubblica) “Donne dagli Occhi Grandi”, di Angeles Mastretta, con voce recitante di Lella Costa e musiche originali di Stefano Bollani.
Settembre 2006 partecipa al programma tv di Natalino Balasso “Mitiko”; quattro puntate andate onda sul canale LA7, che vedono il comico affiancato da Lella Costa e Marco Travaglio. Gennaio 2007 debutta a Mirandola con la nuova produzione "Amleto", di cui, come consuetudine, è anche autrice insieme a Massimo Cirri e Giorgio Gallione che, come lo spettacolo precedente, ne cura anche la regia. Attualmente è impegnata con la tournée di "Amleto". 

Dal Comune di Porto San Giorgio

Redazione Fermo Notizie
Pubblicato Giovedì 4 dicembre, 2008 
alle ore 15:46
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