La Sutor si congratula con l’arbitro Tullio che annuncia il suo ritiro
Dalla prossima stagione agonistica, scorrendo i principali quotidiani sportivi nella sezione basket non avremo più il piacere di leggere: Angelo Tullio di… Fermo.
Un piacere, un piccolo orgoglio o forse anche un vezzo per tanti anni, specie alla fine degli ’80, quelli dell’epopea della Sangiorgese basket in Serie A/2, quando l’A/1 sembrava così irraggiungibile, affascinante e per soli numeri 1. In quell’epoca, sapere che un arbitro, per lo più giovane, molto stimato e quotato (com’era allora Angelo) aveva scelto (per amore) di trasferirsi dal Veneto a Fermo alimentava ancor più la passione che pulsava e faceva sentire ancor di più l’appartenenza al grande basket che in quel periodo era caratterizzato dai Meneghin, dai D’Antoni, dai Peterson e Bianchini e dalla magica “Scavo”.
Angelo Tullio ha deciso di chiudere la sua carriera dopo la gara di giovedì 7 Maggio sul campo della Montepaschi Siena, la sua 621ª direzione in Serie A, dopo 35 anni di carriera, di cui 24 passati su tutti i parquet della massima categoria. Una carriera che lo ha visto designato per 3 Finali-Scudetto: nel 1991 al PalaLido, gara 1 di Milano-Caserta, serie che poi consegnò lo scudetto ai Campani; nel 1994, a Pesaro, gara 4 del classico Scavolini-Buckler/Virtus Bologna, vinta in 5 partite dai Felsinei; nel 1997, al PalaDozza di Bologna in una gara 3 che opponeva la Teamsystem/Fortitudo Bologna alla Benetton Treviso, vinta dai Bolognesi grazie proprio ad un fischio di Tullio a 3 decimi dalla fine e che scatenò molte polemiche, risolte da una foto pubblicata dal Corriere dello Sport, che mostrava la mano di Pittis sul braccio di Vescovi e di conseguenza celebrava la bravura e prontezza di Angelo Tullio.
Personaggio di spicco per serietà, professionalità e competenza, Angelo vive a Fermo da 20 anni, sposato con la signora Rosamaria e padre di Francesca di 12 anni e Alessandro di 10, tifosissimo di basket e orgogliosissimo del suo zainetto marcato Premiata basket che usa per raccogliere libri e quaderni e che suscita l’invidia dei suoi compagnetti.
Ad Angelo Tullio, la S.S. Sutor Montegranaro vuol esprimere tutto il compiacimento per la splendida carriera vissuta nel mondo del basket, lunga ed esemplare e per essere stato anche ineccepibile testimonial di un territorio che con lui ha da sempre condiviso la grande passione per quel meraviglioso sport che si chiama… pallacanestro.
Dalla Premiata Basket Montegranaro
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