Moreno Bruni, Presidente interprovinciale Confartigianato: “La querelle scoppiata a Porto San Giorgio in merito alle aperture domenicali offre un esempio scoraggiante”.
Luca Torresi, Presidente Confartigianato Imprese Fermo: “Gli operatori del territorio non meritano di vedere la loro attività fermata dall’alto“.

La Confartigianato Imprese di Ascoli Piceno e Fermo non può esimersi dall’esprimere il proprio parere sulla querelle esplosa tra Commercianti, Associazioni di Categoria, Comune di Porto San Giorgio e Regione in riferimento alle aperture domenicali dei negozi. Tra le imprese artigiane associate a Confartigianato, pur se artigiane, molte di loro sono gestori di pubblici esercizi pertanto si tratta di una questione di interesse diretto.

Il Presidente interprovinciale Moreno Bruni aveva già da tempo manifestato la sua preoccupazione su una “evidente distanza tra le piccole imprese dei nostri territori e la Politica (intesa nel senso più ampio del termine). Oggi – aggiunge Bruni – questa situazione, benché limitata territorialmente, ci offre un esempio scoraggiante. Le imprese mediante le Associazioni, la Politica e tutti gli attori del contesto economico hanno il dovere di cercare e trovare la massima condivisione sulle decisioni da prendere ed i provvedimenti da adottare al fine di ripristinare un’ampia coesione sociale necessaria a superare la crisi”.
 
“Gli operatori economici sul territorio, per lo più piccole e micro imprese, in un periodo di particolare difficoltà che dura ormai da troppo tempo, non meritano di vedere la propria attività fermata dall’alto, da vincoli imposti, soprattutto durante i periodi, quelli delle festività, che potrebbero risultare particolarmente favorevoli –  aggiunge il Presidente della Confartigianato di Fermo, Luca Torresi – Occorre maggior concertazione e si debbono trovare intese ampie semplificando norme e regolamenti al fine di rendere il mercato maggiormente libero per chi ha voglia e necessità di lavorare meglio e di più”.

da Confartigianato Ascoli Piceno e Fermo