Musica e gioco d’azzardo. Utile o solo dilettevole?
Secondo uno studio condotto da Jonathan Parke, professore dell’università di Salford, la musica sarebbe in grado di condizionare lo stile di gioco nel poker. Ci sono colonne sonore più adatte di altre.
Una colonna sonora più tranquilla, per la fase iniziale nella quale è necessario studiare gli avversari ed è controproducente rincorrere tutte le giocate, una più ritmata e aggressiva, capace di stimolare il rischio, nella fase avanzata del match quando conviene azzardare mani a cui abitualmente si avrebbe foldato.
Se nel poker live la musica, ascoltata in cuffia con l’iPod, è utilizzata da diversi professionisti per isolarsi e non distrarsi col rumoreggiare degli avversari, nel gioco online, dove i soldi in ballo sono meno, la musica è adottata come sottofondo alle proprie partite casalinghe.
Sarebbe invece meglio evitarla in ufficio, se non si vuole essere beccati con le mani nel… gioco. Sì, perché sarebbero in molti, soprattutto in Italia, a dedicarsi a giochi meno impegnativi come slot gratis, blackjack gratis o roulette online gratis direttamente dall’ufficio nascosti dagli sguardi indiscreti dei colleghi e soprattutto del capo. Una pratica che sconsigliamo vivamente!
Nell’ambiente domestico la musica rende particolarmente rilassante la propria permanenza in uno dei casino online italiani, tanto che in molti si sono prodigati nel creare apposite playlist musicali da utilizzare rigorosamente per il gambling. Tra i pezzi segnalati non si può evitare di citare The Gamblers di Kenny Rogers, The Card Cheat dei Clash e The Winner Takes It All degli Abba. Il vincitore si prende tutto. In tanti giochi è proprio così.
da Pokeritalia
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