Fermo: al Teatro dell’ Aquila “Così è (se vi pare)” inaugura il progetto Scuola di platea
Archiviata con un grande successo di pubblico l’inaugurazione della stagione di prosa del Teatro dell’Aquila affidata al musical Robin Hood, martedì 18 novembre prende il via con Così è (se vi pare) diretto dal maestro della scena Massimo Castri, la rassegna “Classico Contemporaneo” promossa da Comune di Fermo e Amat in collaborazione con Ministero per i Beni e le Attività Culturali e Regione Marche.
Con questo appuntamento torna, dopo il successo degli scorsi anni, Scuola di platea, progetto di introduzione al teatro per gli studenti degli istituti superiori di Fermo promosso dall’Amat e dal Comune di Fermo in collaborazione con il corso di Storia del Teatro dell’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”.
Il progetto è finalizzato a formare i ragazzi alla cultura teatrale grazie all’ospitalità offerta alle compagnie nell’ambito della rassegna “Classico Contemporaneo”. La partecipazione allo spettacolo è solo il momento centrale di un programma che prevede, a seconda dei casi, incontri propedeutici o di approfondimento.
Nel caso di questo primo appuntamento i seminari preliminari – che vogliono essere un momento propedeutico, volto a tracciare alcune linee di lettura dell’opera teatrale attraverso l’ausilio di materiali critici – si sono svolti, a cura di Daniela Rimei ed Elisa Montironi, lunedì 10, martedì 11, giovedì 13 e venerdì 14 novembre.
Le scuole che partecipano al progetto sono il Liceo Classico “Annibal Caro”, l’Istituto d’Arte “U. Preziotti”, il Liceo Scientifico “T. C. Onesti”, il Liceo sociopsicopedagogico “Annibal Caro”, il Liceo Scientifico “Luigi Einaudi” di Porto Sant’Elpidio, l’Istituto Tecnico per Geometri “Carducci-Galilei” e l’Istituto Tecnico Industriale “G. M. Montani”.
Nella seconda fase, Scuola di platea si sposta a teatro, dove gli studenti (più di 500) assisteranno il 18 novembre allo spettacolo. La conclusione del progetto prevede – il giorno successivo alla visione dello spettacolo – l’incontro con la compagnia a cura di Andreina Bruno presso la Sala San Martino, offrendo l’occasione per confrontare quanto studiato criticamente e poi visto a teatro con gli stessi artefici della messinscena.
Veniamo ora allo spettacolo. Massimo Castri torna a Pirandello e a Così è (se vi pare), dopo l’edizione teatrale che gli valse il Premio Ubu per la miglior regia nel 1980 e dopo una memorabile edizione televisiva con Valeria Moriconi. La ripresa di questo testo con un nuovo allestimento prossimo al vaudeville, conferma lo sviluppo di un lavoro che nel testo noto trova un terreno fertile per approfondire altre angolazioni che dalla prospettiva psciologica si discostano per spostarsi ad analizzare il punto di vista della comunità. Un’evoluzione confermata da un successo di pubblico che questo cast affiatatissimo ha regalato durante la passata tournèe registrando il tutto esaurito in diverse piazze. Tredici attori affrontano con ironia e crudo cinismo l’eterno gioco dei ruoli in una commedia dove il realismo si mescola al fantastico. Questa immagine di gruppo sostanzialmente omogeneo, s’impone dall’inizio dello spettacolo anche grazie a un rimontaggio drammaturgico, che in parte riprende la versione televisiva, e trasforma il convenzionale prologo in cui viene esposto l’antefatto, in una situazione che prevede una compresenza del collettivo e ne definisce l’orizzonte superficiale e futile: una mondana festa di carnevale organizzata in casa Agazzi. Castri costruisce una macchina scenica che riprende l’architettura del testo per dimostrarne il paradosso, ne deriva uno spettacolo ampiamente giocoso, che conserva l’ambiguità di fondo di un testo che lo stesso Pirandello definiva in equilibrio tra “la commedia della curiosità e il dramma ignoto”.
Lo spettacolo è prodotto da Emilia Romagna Teatro Fondazione, Nuova Scena – Arena del Sole Teatro Stabile di Bologna, le scene e i costumi sono di Claudia Calvaresi, le luci di Robert John Resteghini e il suono è curato da Franco Visioli.
Informazioni e biglietti (posto unico euro 10, ridotto euro 5): biglietteria del Teatro 0734 284295. Inizio ore 21.
Da Teatro Fermo
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