Sequestrano e torturano un giovane, sette arresti nel Fermano
L'episodio risale all'11 ottobre scorso

La Squadra Mobile della Polizia di Stato di Fermo ha tratto in arresto sette persone, ritenute coinvolte nei fatti avvenuti l’11 ottobre scorso sul litorale fermano.
Vittima della vicenda un ventenne tunisino, che mentre si trovava a Lido Tre Archi di Fermo era stato costretto a salire a bordo di un’automobile da tre suoi connazionali, tutti già noti alle forze dell’ordine. Dopo una sosta a Porto Sant’Elpidio, la vettura si era diretta verso un’abitazione situata a Lapedona. Qui il giovane era stato torturato per oltre tre ore: i suoi aguzzini avevano utilizzato una mazza da baseball, bottiglie di vetro, un coltello, una sedia e persino dell’olio bollente.
Il gruppo aveva poi deciso di riportare il ventenne a Lido Tre Archi. Durante il tragitto, tuttavia, i sequestratori erano stati intercettati da alcune volanti della Polizia: in quel frangente il ragazzo, temendo per la propria vita, era riuscito a liberarsi e a chiedere aiuto agli agenti, venendo quindi trasferito in ospedale per le cure mediche appropriate.
Le successive indagini delle forze dell’ordine sono culminate nell’operazione condotta nella notte tra giovedì 23 e venerdì 24 ottobre, quando è stata data esecuzione a sette ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal Gip del Tribunale di Fermo. I soggetti finiti in manette sarebbero legati agli individui arrestati nel settembre scorso nell’ambito dell’operazione “Cerbero”, che aveva permesso di sferrare un duro colpo ai trafficanti di droga attivi nel Fermano e non solo.



















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