Risorse europee: un’opportunità irrinunciabile per la crescita dei territori
Teatri e asili nido, piattaforme logistiche per le piccole e medie imprese e centri per i disabili, interventi a favore della pesca e a sostegno all’agricoltura.
Sono solo alcuni esempi di quello che le Marche hanno potuto realizzare e di quello che potranno ancora fare in futuro grazie ad una virtuosa gestione delle risorse europee.
“Si tratta – spiega il presidente della Regione Gian Mario Spacca – di opportunità concrete che mettono a disposizione di tutte le realtà marchigiane consistenti risorse per il lavoro, la formazione, lo sviluppo locale, il sociale, l’innovazione e la ricerca e sono determinanti per la crescita dei territori. Si tratta di un’occasione irrinunciabile per lo sviluppo. Per quanto riguarda la Regione Marche gli obiettivi prioritari definiti nella strategia del Por (piano operativo regionale) Fesr 2007-2013 sono la promozione dell’innovazione, dell’imprenditorialità e dello sviluppo dell’economia della conoscenza attraverso la ricerca anche sulle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Riteniamo che questa sia una delle strade principali per rafforzare la coesione sociale ed uscire dalla crisi più forti e competitivi di prima. In linea con gli Orientamenti strategici comunitari inoltre è nostra intenzione concorrere a rendere più attraenti le regioni e le città migliorando l’accessibilità, garantendo una qualità e un livello adeguati di servizi e tutelando l’ambiente. Va sottolineato – conclude Spacca – che nonostante l’allargamento della Ue a 27 Stati membri le Marche sono riuscite a riconfermare le risorse del precedente periodo grazie al valore e alla competitività dei progetti presentati”.
Di seguito come sono state utilizzate le risorse disponibili:
FESR (Fondo europeo per lo sviluppo regionale) – Il Docup Ob.2 2000-2006, la cui gestione si chiude a giugno 2009, ha soddisfatto finora oltre 1.500 domande di finanziamento di piccole e medie imprese marchigiane per investimenti produttivi di vario tipo, con un buon numero di nuove iniziative imprenditoriali avviate e un ammontare di fondi concessi superiore ai 100 milioni di euro. L’investimento complessivo previsto dal Docup Ob.2 2000-2006 della Regione Marche è stato di 347 milioni di euro circa, di cui 130,7 milioni sono costituiti dal Fesr, 151,8 provengono dal contributo statale e regionale, 17,9 da contributi di altri enti locali, con una partecipazione dei privati pari a circa 46,5 milioni di euro. Tre gli obiettivi principali: lo sviluppo e il rafforzamento del sistema produttivo e la sua innovazione; la rete ecologica e la riqualificazione territoriale; la diversificazione economica e la valorizzazione delle potenzialità locali. Tra gli interventi finanziati in questa legislatura, tutti conclusi, per la provincia di Ancona vanno ricordati il restauro della Rotonda a Mare di Senigallia e il recupero del campo degli Ebrei ad Ancona. Nella provincia di Pesaro invece, è stata restituita ad Urbania la Fabbrica della Tintoria e a Saltara Villa Balì, sede del Museo della scienza. Auditore invece ha avuto l’asilo nido. La provincia di Macerata, tra le altre cose, ha visto la realizzazione della mostra dedicata a Simone De Magistris, un successo internazionale, a Caldarola. Nella provincia di Ascoli e Fermo infine sono nati il Museo della Cartiera Papale e il Centro polifunzionale per disabili “Simona Orlini”. Per tutte le province è stata poi realizzata Cohesion la piattaforma infrastrutturale di comunità digitale che ha lo scopo di supportare la gestione e l’erogazione telematica di servizi amministrativi a cittadini e imprese. Migliorati inoltre per tutti i servizi di trasporto e di accessibilità attraverso il finanziamento dell’Interporto di Jesi,la qualificazione di quattro porti e l’istituzione di un servizio di trasporto a chiamata. Migliorati anche i servizi socio-assistenziali nelle aree a scarsa crescita economica grazie a interventi su 27 strutture sanitarie.
Altrettanto e di più si potrà fare nei prossimi anni. Il piano finanziario Fesr per l’intero periodo di programmazione 2007-2013 ammonta a 288 milioni di euro di contributo pubblico che movimenteranno oltre 340 milioni di euro di investimenti. Sei gli assi di intervento previsti dalla Commissione Europea: innovazione ed economia della conoscenza; società dell’informazione; efficienza energetica e promozione delle energie rinnovabili; accessibilità ai servizi di trasporto; valorizzazione dei territori; assistenza tecnica.
Allo stato attuale risultano già avviati 26 interventi e impegnato 137 milioni di euro. La parte del leone la fa l’innovazione con 8 bandi già chiusi e 3 in scadenza. 5 bandi chiusi e 5 in scadenza anche sul fronte dell’efficienza energetica e nella promozione delle energie rinnovabili.
FSE (Fondo sociale europeo) – Il POR FSE 2000-2006 ha avuto l’obiettivo di potenziare i servizi e gli strumenti di riferimento per l’insieme delle politiche attive del lavoro. Le linee di intervento prioritarie sono relative all’inserimento occupazionale dei disoccupati, alle borse lavoro per esperienze lavorative e per la realizzazione di progetti di ricerca, alla creazione di impresa, al prestito d’onore per l’avvio di nuove imprese: le domande presentate sono state 500 delle quali il 65% presentate da donne; le domande accolte sono 445. Raggiunti più di 102 mila destinatari ai quali si aggiungono i 214 mila destinatari dei servizi erogati dai Centri per l’Impiego, finanziati anch’essi con risorse del POR.
Il POR FSE 2007-13 incrementa la qualità del lavoro attraverso molteplici strumenti di policy individuati incrociando criticità del mercato del lavoro locale e target di utenza.
Di particolare interesse, inoltre, in questo momento di crisi, sono gli interventi a sostegno della creazione di impresa, finanziati facendo ricorso alla cosiddetta “flessibilità” che consente al FSE di finanziare anche spese che ricadrebbero nel campo di intervento del FESR.
Agricoltura – La Regione Marche è risultata, nelle recenti rilevazioni statistiche, la Regione con maggiore capacità di spesa per quanto riguarda i Programmi di Sviluppo Rurale 2007-2013. Al 31.12.2008 risultava essere in testa nella graduatoria nazionale con il 21,3% seguita da Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e Trentino. La media italiana alla stessa data era del 7,7%. Sono stati rendicontati pagamenti per 97,7 Meuro, di cui quasi 40 destinati al miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale, mentre quasi 50 sono stati finalizzati a migliorare la qualità della vita nelle zone rurali e a favorire la diversificazione delle attività in ambito rurale. Le misure che hanno riscosso il maggior successo sono quelle relative all’ammodernamento delle aziende agricole e agli investimenti agroindustriali. Sono state inoltre erogate indennità a favore delle aree svantaggiate. Sono stati già effettuati pagamenti rilevanti a favore degli investimenti di diversificazione in area rurale.
Pesca – Fra il 2000 e il 2006 la Regione Marche ha speso tutte le risorse UE disponibili (16,35 Meuro per uno sviluppo di oltre 28 Meuro di investimenti) ed è intervenuta aggiungendo risorse proprie per garantire sostegno al settore della pesca e dell’acquacoltura, con finanziamenti a favore di porti, della trasformazione dei prodotti ittici e dell’ammodernamento delle imbarcazioni. Di certo è fra le prime regioni italiane per capacità e velocità della spesa, con 265 progetti approvati, di cui 263 già liquidati. I principali interventi hanno riguardato: la ristrutturazione dell’area peschereccia del porto di Civitanova Marche; la ristrutturazione del porto di Senigallia; il sostegno all’ammodernamento delle imprese di trasformazione e lavorazione dei prodotti ittici. Lo SFOP (strumento finanziario di orientamento della pesca) ha operato anche a favore delle infrastrutture portuali, finanziando l’85% degli investimenti realizzati nei porti di Ancona, Fano, Civitanova e S. Benedetto. In particolare si segnala la realizzazione di un nuovo scalo di alaggio e gru a portale nel porto di Ancona.
Parlando di opportunità europee non va dimenticata la collaborazione con la Banca europea degli investimenti – Bei che ha finanziato nelle Marche investimenti per 300 milioni per l’ammodernamento e lo sviluppo delle imprese operanti nel ciclo delle acque e per la riqualificazione delle strutture ricettive. E’ prevista la disponibilità di altri 200 milioni.
Dalla Regione Marche
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