Agostini: “Faremo di tutto per non penalizzare le scuole”
“Porto San Giorgio non è stata immune dalla mannaia che è calata sulla scuola con la recente riforma, il così detto decreto Gelmini, e così è stata fortemente penalizzata nell’assegnazione delle cattedre per la formazione delle nuove classi nelle scuole dell’obbligo, sia per ciò che riguarda la scuola per l’infanzia che quella primaria.”
“Questa reatlà, peraltro, è comune a tutte le località costiere, dato che l’ufficio scolastico provinciale ha ritenuto che i comuni più popolati e con maggiore sviluppo della mobilità siano in grado di organizzare i propri servizi, in particolare quelli di trasporto, con minori distanze, e quindi, con minori disagi per i cittadini.
Sappiamo che il Ministero competente sta attuando un programma di razionalizzazione della rete scolastica nazionale con l’obiettivo di raggiungere la maggiore efficienza attraverso il contenimento della spesa nazionale per l’istruzione. Siamo tutti d’accordo, con questo obiettivo, ma la scuola deve ricordarsi di essere un servizio per le famiglie e una società può dirsi civile quando si preoccupa, prima di ogni altra cosa, di assicurare l’istruzione e l’educazione dei bambini, che saranno i cittadini del domani. L’organizzazione della scuola non può basarsi esclusivamente sulla logica dei numeri, che pure ha la sua importanza, ma deve prima di tutto considerare la realtà del territorio in cui è inserita.
Ritengo che l’impossibilità, a Porto San Giorgio, di mantenere lo stesso numero di sezioni esistenti nell’anno scolastico in corso, pur con le considerazioni esposte sopra, non possa essere condivisibile in quanto il sovraffollamento delle classi comporterà, da un lato, uno scadimento delle qualità del lavoro degli alunni e della loro educazione e, per i genitori, il disagio di vedersi assegnare i figli in un plesso diverso da quello del quartiere in cui vivono, frequentato dalla maggior parte degli alunni che lo abitano. Anche l’eventualità di non poter accogliere le iscrizioni dei così detti anticipino nella scuola dell’infanzia è del tutto inaccettabile, perché significa un ritorno al passato, togliendo ai genitori interessati la possibilità di beneficiare di uns servizio, l’accoglienza scolastica gratuita anticipata prima ancora del compimento del terzo anno di età del bambino, che ha una valenza sociale di grandissima rilevanza, sotto il profilo educativo e, perché no, anche socio-economico.
Comprendo e condivido le preoccupazioni dei genitori che hanno espresso la loro protesta; anzi, sono solidale con loro e faccio appello perché le autorità scolastiche riconsiderino le scelte effettuate, in quanto la scuola dei numeri deve arrendersi alla scuola della cittadinanza. Ai genitori che, in questa fase non sanno ancora quale scuola frequenterà il loro bambino il prossimo anno, sia di Borgo Rosselli che degli altri quartieri sangiorgesi, assicuro il massimo interessamento dell’Amministrazione comunale e del Sindaco.”
Dal Comune di Porto San Giorgio
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