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Le attività a vocazione turistica trainano l’economia estiva

Menichelli (Confartigianato): "Superare l’isolamento per creare una coordinazione tra gli enti pubblici e le attività private"

Giorgio Menichelli

Le prospettive dell’economica turistica nell’estate 2023 sono positive e i flussi sono ormai prossimi ai livelli pre-pandemia, con i primi quattro mesi dell’anno che hanno segnato una crescita del 26,8%.

Le Marche sono tra le mete che brillano per la consistenza di imprese artigiane nei settori interessati da domanda turistica e a fare nettamente la differenza ci pensano le attività del Fermano, con la provincia che è secondo territorio in Italia per consistenza dell’artigianato a vocazione turistica. Ma le performance sono importanti anche per il Maceratese e l’Ascolano.

La rilevazione del centro studi di Confartigianato attesta come nelle Marche alla fine del primo trimestre 2023 le imprese artigiane operanti in attività interessate dalla domanda turistica sono 7.969, il 19,6% dell’artigianato totale (sopra la media italiana del 16,8% e quarta regione in Italia) e danno lavoro a 30.868 addetti.

A livello provinciale, l’artigianato a vocazione turistica mostra a Fermo la seconda incidenza più alta a livello nazionale, con Fermo al 31,5%, con 1.793 imprese artigiane attive nei settori a domanda turistica e 7.172 addetti. Seguono Macerata al 19,8% (21esima provincia in Italia), con 1.802 imprese e 7.412 addetti e Ascoli Piceno al 16,3% (51esima provincia appena sotto la media nazionale) con 864 imprese e 2.751 addetti.

Nella composizione delle imprese artigiane registrate, nel Fermano i numeri maggiori arrivano dal comparto Abbigliamento e Calzature (71,4% del totale) seguito da agroalimentare (11,6%), altre attività manifatturiere e dei servizi e ristorazione (entrambi al 7%). Quindi, Macerata: abbigliamento e calzature (44,4%), agroalimentare (17,9%), altre attività manifatturiere e servizi (17,5%); Ascoli Piceno: agroalimentare (27,2%), abbigliamento e calzature (22,8%), altre attività manifatturiere e dei servizi (20,3%).

Come osserva il Segretario Generale di Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo Giorgio Menichelli, “il turismo è un’economia che può fare da traino, specie in zone come le nostre che vantano aziende artigiane con una significativa vocazione. Quello che bisogna fare nei territori è superare l’isolamento per creare una coordinazione tra gli enti pubblici e le attività private, avviando così una rete virtuosa tra comunità limitrofe e attrarre questi flussi. Negli ultimi anni, specialmente dopo il prolungamento della SS 77, abbiamo visto arrivi consistenti dall’Umbria e dalle altre regioni del centro Italia, con arrivi però che si limitano molte volte al pendolarismo. Con una proposta variegata possiamo invertire la tendenza. Chiaro, questa rete deve andare pari passo ad un adeguamento della rete infrastrutturale, limitando i cantieri nel periodo estivo per far defluire in modo adeguato il transito. Come Confartigianato, continueremo a dare il nostro supporto ad iniziative che promuovano in sinergia le nostre province e le loro imprese d’eccellenza”.

 

da: Confartigianato Imprese Macerata – Ascoli Piceno – Fermo

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