Su disposizione del Tribunale di Fermo, la Polizia di Stato ha arrestato due italiani di circa 40 e 50 anni, entrambi accusati dei reati di ricettazione ed estorsione continuata in concorso.

Alcune settimane fa, un professionista residente a Porto Sant’Elpidio aveva denunciato il furto di due suoi computer, che gli erano stati sottratti dal suo studio. Mediante il sistema di localizzazione installato su uno dei dispositivi, i poliziotti sono riusciti a individuare il computer in questione, che risultava essere in località Lido Tre Archi. Le telecamere presenti in zona hanno poi ripreso un pregiudicato ben noto alle forze dell’ordine con in mano la refurtiva. Tuttavia, quando gli agenti si sono presentati alla porta del 40enne per effettuare una perquisizione, nessuno dei due computer è stato trovato.

Pochi giorni dopo, la vittima del furto si è nuovamente rivolta alla Polizia per ritirare la denuncia, dichiarando infatti di aver ritrovato il dispositivo elettronico. Dai successivi accertamenti si è scoperto come l’uomo fosse stato contattato dai ladri, i quali gli avevano chiesto la somma di 1.000 euro per riavere indietro uno dei due computer. Come se non bastasse, al derubato era stato imposto il pagamento di ulteriori 500 euro per far fronte alle spese legali sorte in seguito alla perquisizione.

Vista la pericolosità dei due ricattatori, il Tribunale di Fermo ha emesso nei loro confronti un’ordinanza di, eseguita dalla Polizia nella giornata di domenica 11 giugno. Entrambi sono ora reclusi presso la casa circondariale di Fermo.