I giochi di carte tradizionali delle Marche
Ancora oggi le carte da gioco caratterizzano una buonissima parte del tempo libero degli italiani

Ogni regione italiana ha la propria storia, la propria cultura, la propria tradizione, le proprie usanze. Tipiche del settore dell’intrattenimento, ad esempio, sono le carte da gioco, le quali ancora oggi caratterizzano una buonissima parte del tempo libero degli italiani.
Tra le regioni della nostra penisola nelle quali sono maggiormente in voga rientrano sicuramente le Marche, un territorio che, seppur aperto al cambiamento e all’innovazione, ha deciso di non abbandonare o accantonare le sue radici, comprese quelle legate proprio allo svago e all’intrattenimento. In questo senso anche l’avvento dell’online, favorito poi ancora di più dalla diffusione del 5G, al contrario di quello che si potesse pensare inizialmente, ha rappresentato un interessante punto di incontro tra tradizione ed innovazione.
I giochi di carte trovano oggi ampio utilizzo nel mondo digitale grazie alle app presenti sugli store di Android e iOS, Play Store e App Store, ma anche alle sale da gioco virtuali. Le piattaforme online di gaming sono in grado di catturare l’interesse di un’ampia platea di utenti anche grazie a varie promozioni per gli utenti: lo stesso di quanto accade per le scommesse piazzabili con bonus nell’ambito del betting. Tra i giochi più diffusi tra i marchigiani c’è senza ombra di dubbio la Bestia a 5 Carte, un gioco che riprende le proprie regole dalla briscola, dal bridge, dal poker e dal tressette. Per giocare è necessario disporre di un mazzo da 40 carte e di 4 o 5 giocatori, in seguito la partita si sviluppa in tre fasi differenti: distribuzione delle carte, dichiarazione o licitazione dei bussanti. Il premio in denaro messo in palio prima della partita verrà vinto dal giocatore che sarà stato in grado di effettuare tre prese.
Durante il gioco, i partecipanti sono obbligati a tirare lo stesso seme giocato precedentemente o, in alternativa, a puntare la briscola. Il giocatore vincente, anche nel momento in cui si aggiudica il piatto, è comunque sia costretto a tirare la sua carta migliore. Un altro gioco piuttosto noto nelle Marche è sicuramente Petrangola, il quale prevede un numero piuttosto elevato di giocatori e l’uso di uno o anche più mazzi di carte piacentine. Il gioco si sviluppa in più fasi, proprio perché sono tante l’obiettivo è quello di non perderne più di tre, altrimenti scatta l’eliminazione. La partita si conclude con una sfida tra due giocatori. Modificando le proprie carte con quelle del monte ad ogni turno, lo scopo è quello di ottenere il punteggio massimo.
Prima dell’inizio della partita, i giocatori sono chiamati ad acquistare tre segnali, che formeranno il piatto da assegnare al vincitore. Per quanto concerne la distribuzione delle carte, il banco ne distribuisce tre ad ogni giocatore e ne mette altrettante al centro della tavola. Ogni partecipante al gioco, ad ogni turno, può decidere di cambiare una sua carta con una migliore presente sulla tavola. Un altro gioco tanto diffuso nelle Marche, anche se originario del Sud America, è Trucco. Ad ogni giocatore vengono distribuite tre carte, i giocatori sono 4 e formano due squadre. La partita si conclude nel momento in cui una delle due squadre in gioco raggiunge quota 30 punti. In caso di parità, a vincere è la compagine che ha conquistato il maggior numero di punti durante l’ultima mano. Nello sviluppo del gioco non mancano i bluff ed altre caratteristiche che lo rendono davvero interessante. Tra i giochi di carte più chiamati in causa dai marchigiani durante l’anno, e in particolar modo durante le feste, rientrano anche Scala Quaranta e Poker.
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