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Caro gasolio, aziende del settore autotrasporto pronte a protestare

Tomassini (CNA Fermo): "L’obiettivo è controbilanciare gli effetti degli aumenti e dare ossigeno agli autotrasportatori"

Alessandro Migliore ed Emiliano Tomassini

Si prendano provvedimenti oppure tutto si ferma. Siamo ad un passo da una protesta che creerebbe più di qualche disagio all’economia nazionale.

Ultimo appello alla politica da parte dell’autotrasporto: “Al Governo abbiamo scritto che non ce la facciamo più a contenere la rabbia degli autotrasportatori”, riferisce Emiliano Tomassini, presidente del settore per CNA Fermo: “Il problema è sotto gli occhi di tutti. Un aumento del 25% su base annua del costo del gasolio impatta tutto sulle imprese dell’autotrasporto. Vale, a livello nazionale, come maggiori costi per oltre 535 milioni di euro sui bilanci aziendali: non ci sono tutele né meccanismi per rendere automatici gli aumenti sui costi applicati alla committenza”.

Non ci vogliono tanti giri di parole, Tomassini è netto: “Senza paracadute e sostegni, le imprese si fermeranno per i costi insostenibili e quelle che sopravvivono si fermeranno per una significativa azione di protesta con il blocco dei servizi. Come sigle dell’autotrasporto lo abbiamo anticipato al Presidente Draghi, al Ministro Giovannini, al Vice ministro Bellanova.

E’ evidente che sul mondo dell’autotrasporto si è abbattuto un ciclone spaventoso, per fronteggiare il quale servono provvedimenti immediati: “L’obiettivo è controbilanciare gli effetti degli aumenti e dare ossigeno agli autotrasportatori. Dalla riunione al Ministero del 17 febbraio ci aspettiamo risposte concrete, nero su bianco. Basta pacche sulle spalle – dichiara il Presidente della CNA – con queste non riusciamo a pagare i costi aziendali e il gasolio”.

Precisa il Direttore Generale CNA Fermo Alessandro Migliore: “Gli aumenti vertiginosi delle materie prime, di luce e gas, riguardano anche il gasolio per autotrazione, che è ancora largamente il carburante più diffuso, ma anche l’additivo AdBlue per i veicoli più moderni e il GNL (gas naturale liquefatto). Senza provvedimenti specifici l’autotrasporto si mobiliterà anche nelle Marche. Nelle prossime settimane verranno organizzate manifestazioni in diverse aree del territorio nazionale, compresa la nostra regione, in mancanza di risposte ed impegni precisi sul caro energia”.

Parecchie imprese che non riescono a sostenere i costi energetici stanno sospendendo le produzioni se non chiudendo i battenti: “Questo significa spegnere i motori e bloccare le merci – sottolinea Migliore con una grave ricaduta negativa sull’economia complessiva, considerando che oltre l’80% delle merci italiane viaggia su gomma”.

CNA ha chiesto alla politica di battere un colpo, ma così non è stato. Speriamo – concludono i vertici della territorialeche queste ultime richieste siano immediatamente messe a regime per evitare legittime proteste che porterebbero disagi per tutta l’economia nazionale.

 

da: CNA Fermo

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