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La situazione della Fermana nel girone B di Lega Pro

Salvo sorprese la Fermana si troverà, a fine stagione, in una posizione simile a quella attuale

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pallone da calcio

Dopo ventisette turni di campionato, il girone B di Lega Pro dove milita la Fermana è più combattuto che mai. La lotta per la promozione diretta in Serie B e per la zona playoff è densa di pretendenti, con un importante distacco in classifica rispetto alle squadre coinvolte nella parte bassa e nella lotta per non retrocedere.

La situazione nei bassifondi della classifica ricalca quello che sta accadendo in Serie A, come dimostrano le scommesse calcio: l’Arezzo sembra infatti già senza speranze di restare nella categoria così come il Crotone in Serie A, con un distacco importante dalle squadre che stanno con l’acqua al gola ma comunque ancora sopra alla zona retrocessione. Allo stesso modo, anche il Padova sta tentando di prendere il largo come l’Inter di Antonio Conte, ma nell’ultimo turno di campionato tutte e tre le capoliste dei tre gironi di Lega Pro (Padova, Ternana e Como) sono incappate in tre passi falsi inattesi, regalando così alle inseguitrici una chance importante per avvicinarsi alla vetta.

Nel girone B, Perugia, Sudtirol e Modena sono le tre squadre in lotta con il Padova per le primissime posizioni in classifica: quattro squadre racchiuse in cinque punti, e una battaglia per la promozione che potrebbe risolversi soltanto nelle ultimissime giornate, dal momento che nessuna delle pretendenti sembra poter andare in fuga. Nelle restanti posizioni della zona playoff, tra la Triestina e il Mantova decimo in classifica, sono racchiuse sei squadre in sette punti.

La Fermana si trova invece in una zona piuttosto tranquilla, parimenti distante dalla zona playoff ma anche dal rischio di essere coinvolta nella zona playout. Per i punti totalizzati in casa, allo stadio Bruno Recchioni, i gialloblù meriterebbero di militare nella zona playoff, ma i punti totalizzati in trasferta hanno penalizzato il cammino della compagine guidata da Giovanni Cornacchini. A dimostrazione dell’equilibrio nel centro della classifica, la recente sfida tra Carpi e Fermana è finita 0-0 con un dato piuttosto singolare: ben quattro rigori sbagliati all’interno della partita, con il portiere gialloblù Ginestra che è riuscito a parare due tiri dagli undici metri negli ultimi venti minuti di partita, regalando così un pareggio alla Fermana, ridotta anche in dieci uomini dopo l’espulsione di Manetta. 

La difficoltà che continua a mostrare la Fermana è quella realizzativa, avendo messo a segno soltanto venti goal in stagione, meglio soltanto del Legnago terzultimo in classifica; non a caso, il capocannoniere della squadra è Kingsley Boateng, con sole quattro reti. La fase difensiva è invece assai più affidabile, con ventiquattro reti subite: per dare una misura della statistica, il Perugia secondo in classifica e venti punti sopra la Fermana, ha subito soltanto due reti in meno. La classifica rispecchia lo stato di salute e le caratteristiche della squadra: una compagine quadrata ma che manca di brio offensivo, di inventiva e di soluzioni per arrivare con più facilità al tiro. Salvo sorprese la Fermana militerà, a fine stagione, in una posizione simile a quella attuale, cercando di inanellare una serie di vittorie che possa portarla in una zona playoff difficilmente raggiungibile.

 

 
 
 
 
 
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