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A Porta Sant’Antonio svelato il drappo 2019 per la Cavalcata dell’Assunta di Fermo

Maria Pia Possenti, moglie di Crepas: “I nostri nipoti ne saranno orgogliosi”

Manifestazioni legate alla Cavalcata dell'Assunta di Fermo

Mio marito era legato alla festa della Madonna Assunta. Ne ha fatto il soggetto protagonista del palio che ha dipinto. Una Madonna non più giovanissima, è così che la immaginava. Mi ha fatto molto piacere donare il dipinto alla Cavalcata dell’Assunta: i nostri discendenti, nipoti e pronipoti, potranno dire con orgoglio che a dipingere il drappo 2019 è stato un loro avo”.

Era molto emozionata la signora Maria Pia Possenti: la moglie di Giorgio Crepas, in abiti storici, è stata tra i protagonisti dell’evento di domenica sera in Porta Sant’Antonio, dove le contrade Castello e San Bartolomeo  hanno allestito un borgo medievale per l’arrivo del Palio.

A guardia della Porta c’erano gli armigeri della Compagnia dei Morlacchi, di stanza alla torretta vicina, da dove le chiarine hanno squillato già a partire dalle 19; lunghi drappi con i colori delle contrade organizzatrici scendevano sul muraglione, in cima al quale erano stati posizionati dei bracieri; quattro i punti di ristoro allestiti; spettacolari le esibizioni dei mangiafuoco.

Il Palio dell'Assunta 2019A fare bella mostra di sé le contrade della Cavalcata con le loro corporazioni, per far rivivere gli antichi mestieri del territorio fermano dell’epoca: tra queste, la contrada Fiorenza, corporazione dei cappellai, ha rinnovato la collaborazione con Montappone, di cui ospiterà una delegazione nel proprio corteo storico.

Come tradizione, il Palio è stato portato dalla delegazione di Monterubbiano, scortata da musici e alfieri della Cavalcata dell’Assunta, per poi essere svelato pubblicamente di fronte ai dieci priori schierati, alla Municipalità e al pubblico che lo attendeva.

Giorgio Crepas lo aveva realizzato nel 2000, con la speranza che potesse diventare un giorno l’ambito drappo – ricorda il vice presidente Andrea Monteriùraffigura una Madonna, piuttosto mesta, che porta in mano il Girfalco, con la chiesa cattedrale e gli edifici principali, sia civili che religiosi, dell’epoca. Un dettaglio, questo, ripreso dal Messale De Firmonibus. Sotto al Girfalco, le dieci medaglie delle contrade”.

Il drappo è stato poi portato nella chiesa della Pietà, dove Don Michele Rogante lo ha benedetto ed è stato conservato per la notte. Sarà il premio per la contrada che vincerà la corsa al Palio del 15 agosto, mentre, come da novità introdotte quest’anno, il secondo arrivato riceverà il cosiddetto “palio piccolo” e il terzo uno spadino.

Intanto cresce l’attesa per la sfida che ha conquistato i cuori dei contradaioli, giovani e non solo: il 2 agosto in piazza del Popolo, alle 21.30, il Trofeo Gallo D’Oro, arrivato alla sua decima edizione, in cui si sfideranno i tamburini delle dieci contrade fermane. Da domenica 4 agosto, spazio alle Hostarie, fino a mercoledì 7.

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