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In corso a Fermo, fino al 5 febbraio, EnoliExpo: fiera nazionale olivicoltura e vitivinicoltura

L'intera filiera unita per incrementare gli oliveti in regione: "Aumentiamo la produzione di olio sostenuti dall'Igp Marche"

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EnoliExpo 2017 a Fermo

“Anche nell’olio dobbiamo saper realizzare una Ferrari, perché i costi di produzione sono elevati e solo facendo un prodotto di alta qualità possiamo avere spazio. Ma dobbiamo anche elevare la quantità, non rinunciando a puntare alle nostre varietà che si prestano a forme di allevamento intensivo dove è possibile sviluppare la raccolta meccanizzata”.

È il messaggio che produttori olivicoli, frantoiani, ricercatori e istituzioni hanno lanciato nella giornata inaugurale di EnoliExpo, la fiera nazionale di macchinari, attrezzature, prodotti e servizi per l’olivicoltura e la vitivinicoltura ospitata a Fermo fino a domenica 5 febbraio.

E l’olio delle Marche ha straordinari margini di crescita data da una qualità del prodotto eccelsa – come ricordato dal prof. Maurizio Servili dell’Università di Perugia che ha messo a confronto la carica di polifenoli delle varietà presenti nelle varie regioni d’Italia – e soprattutto dall’Igp, la certificazione ottenuta a livello comunitario ed attiva dalla prossima campagna olivicola, come ha sottolineato l’assessore regionale all’agricoltura Anna Casini, mettendo in luce le importanti risorse messe a bando con il piano di sviluppo rurale per sostenere gli investimenti.

Nel convegno promosso dal Consorzio Nazionale Olivicolo Unaprol, parole di fiducia sono arrivate anche dai frantoiani, per bocca di Gaetano Ugo Agostini, delegato regionale dell’Aifo, l’associazione di categoria più rappresentativa in Italia, che ha incoraggiato gli olivicoltori ad aumentare la produzione di olive (oggi sviluppata su 12 mila ettari) per raggiungere una quota di mercato significativa verso cui gli oltre 150 frantoi marchigiani guardano con fiducia. Concetti ripresi sia dal presidente della Coldiretti di Ascoli Paolo Mazzoni che da quello regionale Tommaso Di Sante che hanno evidenziato come l’olivicoltura può rappresentare una grande opportunità di reddito per gli imprenditori agricoli marchigiani.

Spunti che hanno alimentato la giornata inaugurale dove si è registrata una significativa presenza di pubblico di numerose regioni italiane e di operatori stranieri dalla Tunisia e dal Marocco che hanno affollato il quartiere fieristico dove sono presenti quasi un centinaio di marchi nazionali ed esteri che presentano le ultime innovazioni tecnologiche per le attività nell’uliveto e nel vigneto e in frantoio e cantina.

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