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Raccichini: “Impraticabile la proposta di Agostini sull’Excelsior di Porto San Giorgio”

"Sulla struttura dell'ex cinema c'è una contesa in atto. Si continui il percorso giudiziario"

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Ex-cinema Excelsior - Porto San Giorgio

La proposta di Agostini, che sembra essere il punto principale del suo prossimo programma elettorale, suscita più di un interrogativo.

Innanzitutto ci chiediamo il perché di questo repentino dietrofront sulla questione della vendita della San Giorgio Energie: se prima, secondo il consigliere d’opposizione, la cessione della quota di minoranza della società di vendita del gas si profilava come un’inaccettabile “svendita” di un gioiello di famiglia – sebbene di “svendita” non si potesse parlare sia per la somma incamerata dall’ente comunale sia e soprattutto perché avvenuta in presenza di un chiaro piano strategico – ora Agostini parla addirittura di dismettere il restante 51%. Tale proposta non è scandalosa e può essere discussa: è evidente che, nella situazione che vive oggi Porto San Giorgio, c’è necessità di un’esatta valutazione di ciò che può essere mantenuto perché strategico e ciò che può essere ceduto per avere risorse da investire per affrontare questioni cittadine di indubbia importanza. Quello che sconcerta non poco è il mutare repentino di idee su tale argomento da parte di chi si ripropone come candidato Sindaco.

La seconda parte della proposta del capogruppo 100% civico – quella di investire nell’esproprio dell’Excelsior il ricavato della cessione del 51% della SGE – appare impraticabile per tutta una serie di motivi che il consigliere del PD, Cossiri, ha già illustrato con la chiarezza che gli è propria. Sicuramente la riqualificazione dell’ex cinema Excelsior è importante, direi quasi strategica, perché il suo stato di degrado rappresenta un vulnus inferto al cuore della città. Ed è giusto dire che ogni riqualificazione del centro non può prescindere dalla soluzione di tale problema, a proposito del quale c’è ancora una volta da stigmatizzare l’atteggiamento del privato che da una parte fa di tutto per contendere al Comune il possesso del bene, ma dall’altra se ne disinteressa danneggiando l’intera comunità sangiorgese.

Il punto centrale è che la struttura dell’Excelsior rimane tuttora contesa e appare del tutto fuori luogo l’esproprio dell’immobile quando non esiste ancora una certezza giudiziaria definitiva sulla sua proprietà. Versare un’ingente somma di denaro, probabilmente superiore a quello che si potrebbe ricavare dalla vendita della quota restante della SGE, al privato che rivendica il possesso dell’Excelsior non sarebbe in un tale contesto non solo il riconoscimento della sconfitta del Comune, ma anche un indecoroso e inaccettabile regalo al privato?

Ci sono problemi a Porto san Giorgio che si protraggono da anni e non sono evidentemente di facile soluzione e richiederanno anni per essere risolti. L’Excelsior è uno di questi. Non sono possibili facili scorciatoie, che poi si risolvono in promesse prive di fondamento, ma è necessario avere una strategia precisa da perseguire anno per anno, finché questa non darà i suoi frutti. Pertanto non rimane che continuare il percorso giudiziario da una parte e perseguire un accordo tra il Comune e il privato dall’altra: quest’ultima via sarebbe auspicabile non solo per l’incertezza dell’esito giudiziario, ma anche perché bisogna ragionare anche su come trovare le risorse economiche per riqualificare la struttura e renderla fruibile alla comunità sangiorgese.

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