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Festival “Esercizi di fotografia”: Signorina Else e conferenza/incontro a Porto Sant’Elpidio

Doppio appuntamento mercoledì 1 giugno con Andrea Fazzini, prima relatore, poi regista di Meri Bracalente e Giuliano Bruscantini

Signorina Else

Mercoledì 1 giugno alle ore 18.30, a Porto Sant’Elpidio – Villa Baruchello, Il teatro parlato dalla notte: conferenza a cura di Andrea Fazzini per il Festival Esercizi di Fotografia a cura di Pètite Maison des sons et lumières //www.petitemaison.it/


Parafrasando il titolo e l’andamento di un testo di Peter Handke, mi perderò nell’evocazione ondivaga degli artisti, devoti alla notte, che hanno maledetto il mio immaginario, fino a raccontarne gli ‘effetti collaterali’ nell’opera del Teatro Rebis.

Parlerò di ‘tempo’, o meglio della perdita di cognizione del tempo, che avviene nel trascolorare del buio nella notte come nel precipitare dell’accadere nel teatro, quando i contorni sfumano e la ‘grazia’ trova dimora.

Sempre mercoledì 1 giugno, alle ore 21.30, a Porto Sant’Elpidio – Villa Baruchello, l’appuntamento per il Festival Esercizi di Fotografia a cura di Pètite Maison des sons et lumières //www.petitemaison.it/ è con Signorina Else dall’omonima novella di Arthur Schnitzler – primo attraversamento, con Meri Bracalente e Giuliano Bruscantini, soglie Frediano Brandetti, regia Andrea Fazzini.

Una produzione del Teatro Rebis in collaborazione con O.S.A. (Operai/e dello Spettacolo Associati), Gruppo Studentesco ‘Officina Universitaria’, Festival Nottenera, Electrik Service di Giorgio Rosselli, Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Macerata, Comune di Caldarola.

‘La signorina Else’ è una lettura scenica (intesa come attraversamento drammaturgico del racconto) tratta dall’opera omonima del 1924 di Arthur Schnitzler, uno dei primi autori ad occuparsi in maniera così ‘endoscopica’ e viscerale del tema della violenza sulle donne – una violenza sottile, sociale, patriarcale, una violenza di ‘costume’, strisciante, che vede protagonista un’adolescente schiacciata da responsabilità più grandi della sua età.

E’ anche uno dei primi esempi di utilizzo in letteratura del flusso di coscienza come tecnica narrativa. Un’introspezione umana e psicologica, spesso messa in relazione alle coeve sperimentazioni psicoanalitiche, data anche la fitta corrispondenza tra Schnitzler e Freud.

L’attrice Meri Bracalente darà voce alle fragilità, alla trasparenza trafitta di una giovane donna vittima di un gioco adulto che con superficialità e cinismo ne spegne la grazia.

Il cantante Giuliano Bruscantini, con una tessitura vocale spezzata e minimale, farà da contrappunto ipnotico al precipitare degli eventi, dialogando con la voce interiore di Else, con le sue speranze e le sue incrinature.

La materialità visionaria di Frediano Brandetti collocherà nello spazio l’ingigantirsi delle soglie attraversate da Else.

L’iniziativa è parte integrante della Manifestazione regionale “Se vuoi la pace prepara la pace” promossa dall’Università per la pace delle Marche

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