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Le intellettuali: terzo appuntamento di stagione al Teatro Alaleona di Montegiorgio

Il capolavoro di Moliére diretto e rielaborato da Monica Conti, in esclusiva regionale il 3 febbraio e già tutto esaurito

Le intellettuali di Moliére

Ancora un tutto esaurito per la stagione teatrale di Montegiorgio.
In questo terzo appuntamento il pubblico apprezzerà uno dei più famosi classici del grande commediografo francese, qui proposto con la traduzione di Cesare Garboli. Una delle versioni più apprezzate dalla critica teatrale calcherà le scene dell’Alaleona.

La trama
Le intellettuali (titolo originale Les femmes savantes) fu rappresentato per la prima volta a Parigi, al Palais Royal, l’11 marzo 1672.
La scena si svolge in una “casa”, quella del ricco borghese Crisalo. Clitandro, rifiutato da Armanda, figlia di Crisalo e Filaminta, vuole sposare la sorella di lei, Enrichetta. Il padre è favorevole al matrimonio ma la madre, amante della cultura e della scienza, la vuole invece dare in sposa a Trissottani, un pedante vanesio idolatrato da lei e dalle altre due “intellettuali” di casa, Armanda e la zia Belisa.

Il contrasto tra padre e madre per la scelta del genero si risolve nel momento in cui arriva il finto annuncio che la famiglia di Enrichetta è completamente rovinata economicamente, annuncio portato da Aristo, zio delle ragazze. Trissottani, infatti, interessato a sposare una ricca ereditiera, si tira subito indietro, lasciando via libera a Clitandro.

Note di regia
Le intellettuali sviluppa il noto schema delle nozze ostacolate, in cui il solito trucco provvidenziale delle lettere scioglie i nodi e fa correre al lieto fine. Teatralmente questa storia regge solo a patto che si presti fede alla “finzione” perché, come nota Cesare Garboli: “né la famiglia, in Femmes Savantes, né la cultura sono valori di primo grado, quanto spazi di un discorso teatrale, luoghi di una finzione. Molière usa questi valori, li sbuccia, li tradisce, li tratta come prese di posizione il cui movente è opportunistico”. Testo fluttuante in varie direzioni, senza un centro, per me è stato importante collocarlo in uno spazio che potesse contenere la finzione e la verità tra le relazioni dei personaggi.

Ho chiesto a Domenico Franchi di creare un palcoscenico “teatro-casa-chiesa”, abitato da meccanismi attirati dal potere. Uno spazio diviso in due parti, così come due sono gli schieramenti: fautori dell’intelletto e fautori della materia, esseri disarmonici, privi di equilibrio tra corpo e mente, tesi unicamente ai propri interessi personali. Un luogo in cui tutto è Potere: la cultura e l’ignoranza, il maschio e la femmina, la tradizione e la novità, in una giostra che mi ricorda un circo, in cui tutto gira e passa, in cui i grandi personaggi sono morti, in cui Trissottani ha preso il posto di Tartufo, e in cui si muovono uomini-burattini. Moliére, ora, pare credere solo alla verità del Teatro, ai gesti sacri e irridenti della scena che poi svaniscono.
Monica Conti

Mercoledì 3 febbraio 2016 ore 21

Elsinor Centro di Produzione Teatrale
Le intellettuali
di Molière
traduzione di Cesare Garboli
adattamento e regia Monica Conti

con Maria Ariis, Stefano Braschi, Marco Cacciola, Monica Conti, Federica Fabiani, Miro Landoni, Roberto Trifirò

scene e costumi Domenico Franchi
disegno luci Antonio Zappalà
musiche Giancarlo Facchinetti

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