S.A., bambino 13enne di Pedaso, originario della Romania, era scomparso il 27 settembre pommeriggio ed era quindi stato ritrovato ferito in un campo da un passante. Egli ha raccontato di essere stato narcotizzato, rinchiuso nel bagagliaio di un’auto e poi liberato alcune ore più tardi poco distante dalla statale Adriatica.

Secondo una ricostruzione, intorno alle 18 il ragazzino sarebbe uscito di casa per fare un giro e andare a prendersi un pezzo di pizza.

Mentre stava passeggiando da solo sul lungomare nord, alcune persone, non ancora identificate, lo avrebbero immobilizzato e lo avrebbero addormentato con una sostanza narcotizzante.

Poco dopo le 20 – stando alla sua versione – avrebbe ripreso conoscenza all’interno del bagagliaio di una vettura e con il suo telefonino sarebbe riuscito a contattare il padre. Ma sarebbe stato scoperto dai rapitori che, mentre il ragazzino stava chiedendo aiuto, lo avrebbero narcotizzato nuovamente.

Il padre ha pertanto allertato i carabinieri di Pedaso, che hanno fatto subito scattare le ricerche dello scomparso, senza però alcun risultato.

Ma per fortuna alle 21,30 è giunta la segnalazione del ritrovamento di un ragazzino a Marina di Altidona, rivelatosi essere S.A.

I militari hanno subito chiesto l’intervento dei sanitari del 118 che, dopo le prime cure, hanno condotto il ragazzino al pronto soccorso di Fermo, dove gli sono state riscontrate escoriazioni e lesioni ad una gamba.

E’ stato anche sottoposto agli esami del sangue per stabilire eventualmente il tipo di sostanza usata per stordirlo.
E’ quindi tornato a casa assieme al padre.

La Procura della Repubblica di Fermo ha aperto un fascicolo sul presunto rapimento. Le ipotesi sono varie: si va dal gesto di un maniaco alla ritorsione contro qualche familiare del 13enne o a un avvertimento o addirittura a una messa in scena.

di Redazione