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Morte per overdose di Diego Usignoli: la testimone ritratta

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TribunaleDiego Usignoli, 30enne di Porto Sant’Elpidio, era morto per un’overdose di eroina a seguito di un’iniezione all’inguine praticatosi in compagnia di altri due giovani. Dopo oltre un anno di indagini, il sostituto procuratore di Fermo, Daniela Chimienti, aveva chiesto il rinvio a giudizio per lo spacciatore in quanto gli avrebbe fornito la droga, con le accuse di omicidio colposo e morte a seguito di spaccio di stupefacenti.


Ma all’udienza preliminare del 27 settembre colpo di scena: il testimone chiave che accusava Khalid Berda, il 31enne di origini marocchine residente a Porto Sant’Elpidio di aver venduto la dose letale alla vittima ha ritrattato.

Pertanto Berda è stato prosciolto per non aver commesso il fatto. Soddisfatto il suo il legale dell’imputato, l’avvocato Francesca Palma, e indignata la madre della vittima, la 54enne Maria Santarelli, che assistita dall’avvocato Giacomo Galeota ha fatto capire che la battaglia non finisce qui.

Il testimone che ha ritrattato è una ragazza di Porto San Giorgio che si trovava in compagnia della vittima il giorno della tragedia. Ora finirà sotto indagine per falsa testimonianza.

In sede di fase istruttoria aveva infatti dichiarato di aver visto Berda cedere la letale dose di eroina ad un loro amico davanti alla stazione di Porto Sant’Elpidio. E ieri ha ritrattato dicendo che non ricordava e non poteva riconoscere lo spacciatore, in quanto indossava un casco e una sciarpa.

I fatti risalono al 26 ottobre 2010. Insieme ad Usignoli, quel giorno, c’erano un giovane di Porto Sant’Elpidio, che guidava l’auto con cui viaggiavano i tre, e una ragazza di Porto San Giorgio, la famosa testimone che ieri ha ritrattato.

I tre giovani, dopo aver acquistato le dosi di eroina da Berda, si erano appartati per iniettarsela. Ma Usignoli si era sentito male fino a morire.

La madre della vittima sostiene di aver saputo, grazie ad alcune persone che hanno assistito al ritrovamento del cadavere, che il figlio sarebbe stato abbandonato, mentre la ragazza che era con lui sostiene che il decesso sarebbe avvenuto nell’auto e che il conducente, appena accortosi dell’overdose, avrebbe immediatamente chiamato il 118.

di Redazione

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