Il 19 maggio, durante il mio ennesimo giro di affissione dei manifesti elettorali a Porto San Giorgio, mi sono trovato di fronte al solito squallido e odioso spettacolo a cui tocca assistere in occasione delle elezioni: manifesti strappati o coperti da quelli di candidati di altre liste.

In particolare ho dovuto constatare la scriteriata e illegale invasione dei manifesti di un tal Capriotti, forzista.

Mi chiedo come possano i cittadini fermani farsi rappresentare in Regione da uno che non riesce nemmeno a rispettare le basilari regole che disciplinano la campagna elettorale e che non manifesta alcun rispetto nei confronti di altre forze politiche.

Che il soggetto in questione non abbia a cuore i principi della legalità? D’altra parte non ci si può aspettare molto da chi sta nel partito di Berlusconi, Dell’Utri e personaggi di tal fatta.

Probabilmente questo Capriotti non ha mai affisso un manifesto di persona, avendo forse mezzi economici suoi o altrui per pagare gli attacchini, e non può perciò avere nessun riguardo per il lavoro dei militanti di altre forze politiche che spendono energie e risorse proprie nella campagna elettorale.

La serietà di un politico si dimostra anche da questi piccoli fatti, a patto che si concepisca la politica come l’attività umana più nobile e importante, poiché organizza la vita della società. Non può essere lasciata in mano a degli arrivisti che, pur di farsi vedere, utilizzano in maniera inappropriata e illegale gli strumenti elettorali.

Pertanto, siamo pronti, qualora dovessero continuare le affissioni abusive, a denunciare la violazione dei regolamenti elettorali. La stessa cosa vale per chi, ancora a pochi giorni dal voto, continua ad esporre grandiosi manifesti dai vetri della propria sede elettorale.

da Giorgio Raccichini, PCdI