Massimo Rossi possibile candidato sindaco di Fermo: l’opinione di Giorgio Cisbani
Il Senatore: "Difficilmente verrebbe eletto, ma il suo spessore politico contribuirebbe al rilancio della città"

L’interesse per la candidatura di Massimo Rossi penso non dovrebbe essere soltanto degli elettori di sinistra della nostra città. Infatti, se l’indubitabile notorietà di amministratore pubblico serio e competente che lo accompagna servisse soltanto a conquistare dieci o cento o più voti per la mia parte, sarei ovviamente contento, ma la conquista di uno o due consiglieri non mi appassionerebbe più di tanto.
Sono invece molto ma molto soddisfatto della sua eventuale candidatura perchè convinto che riguarderebbe ogni sensibilità ed orientamento, sollecitando tutti ad esprimersi al meglio.
Infatti, se nessuno ha la verità in tasca ed ogni esperienza non è esente da limiti e critiche, è altrettanto vero che se sul palcoscenico elettorale arriva un attore di grande spessore e qualità, tutto -compagnia ed opera- ne avrebbe giovamento. Tutti gli attori sarebbero stimolati ad esprimersi al più alto livello (selezione dei candidati e idee e progetti), mentre il pubblico, cioè gli elettori fermani parteciperebbero e verrebbero coinvolti (nella campagna elettorale) da uno spettacolo che della città richiami al meglio le tradizioni, la storia e la sensibilità ed eviti quanto più possibile le secche di discorsi ristretti, mediocri, paesani, che da tempo circolano rischiando di divenire senso comune.
La candidatura di Massimo Rossi richiamerebbe inoltre le principali doti dell’ultimo sindaco, Nella Brambatti: rigore morale e impegno per la cosa pubblica; ed evocherebbe il buon senso e la sapienza di altri nostri sindaci, di orientamenti politici diversi. Se penso a quelli della mia giovinezza e a coloro che con il voto ho contribuito ad eleggere, non dimentico certo il primo, il democristiano Mario Agnozzi, persona molto per bene; a seguire quelli molto stimati e a me più vicini come Annio Giostra ed Ettore Fedeli; sino al repubblicano Fabrizio Emiliani (quest’ultimo -successivamente- con qualche defaillance).
Pensando al futuro dunque, Massimo Rossi, anche se difficilmente potrebbe essere sindaco, con la sua presenza contribuirebbe al rilancio della nostra città, richiamando scelte e valori di quegli amministratori che hanno contribuito alla sua crescita virtuosa.
da Giorgio Cisbani
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