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Di Ruscio interviene sulla questione del depuratore di San Marco alle Paludi

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Saturnino di RuscioQuando ho iniziato a fare politica ho dovuto prendere atto del fatto che in questo mondo qualche bugia può essere ammessa soprattutto se a fin di bene. Tutto potevo immaginare però, tranne il fatto che si potesse arrivare a stravolgere la realtà pur di raggiungere un obiettivo politico. Per prima cosa bisogna evidenziare come la localizzazione del nuovo impianto a San Marco alle Paludi/San Tommaso sia l’unica soluzione per risolvere i problemi di depurazione della zona ovest di Fermo e per l’eliminazione del depuratore di Lido di Fermo.


Precisato ciò bisogna spiegare come il depuratore nasca per risolvere il problema di Fermo ovest e del litorale nord, eliminando così l’impianto di Lido di Fermo ubicato a ridosso della spiaggia in una località la cui vocazione turistica è in costante crescita.

La nuova tesi del Pd è quella di non realizzare il depuratore a San Marco ma di farne uno più piccolo a Campiglione. Ci spieghino esattamente dove. A ridosso del centro abitato? Forse nei pressi del nuovo multisala? Vicino al centro commerciale Girasole? Nel parco fluviale? In quello che sarà il polo del lusso di Monte Urano? A parte questo “piccolo dettaglio” il progetto del Pd propone di deviare tutti i reflui che dovrebbero confluire nel nuovo depuratore di San Marco alle Paludi negli impianti di Salvano (ubicato nella parte completamente opposta a quella in questione) e in quello di Porto Sant’Elpidio. Depuratore quest’ultimo che può tranquillamente essere raddoppiato in dimensioni per contenere i nuovi reflui senza che nulla accada, mentre la struttura di San Marco alle Paludi a Fermo avrebbe conseguenze ‘devastanti’. Probabilmente a Porto Sant’Elpidio ci sono capacità ‘soprannaturali’ nel gestire il depuratore?

La verità e la realtà delle cose è molto più semplice:

1. Non è vero che il nuovo depuratore peggiorerà la qualità delle acque, semmai si tratta esattamente dell’opposto. Eliminando l’impianto di Lido di Fermo  a pochi metri dal mare e depurando ciò che prima non lo era, verrà risolto in modo definitivo il problema della qualità delle acque di balneazione. Le condizioni delle acque miglioreranno ancora di più di quanto fatto fino ad oggi.

2. La proposta di portare i liquami a Salvano si commenta da sola, in quanto questi ultimi dovrebbero essere trasportati da San Tommaso a Salvano passando per Porto San Giorgio.

3. La tesi che raddoppiando l’impianto di Porto Sant’Elpidio non si creerebbero problemi d’impatto ambientale mentre con il nuovo depuratore a San Marco lo si farebbe, mette ancor più in evidenza la faziosità e la scarsa concretezza (mossa più dall’imminente campagna elettorale che da un interessere effettivo per il territorio) della posizione presa dalla sinistra fermana.
 
4. Come al solito il Pd si “sveglia” quando è troppo tardi senza tener conto delle sanzioni europee e della procedura d’infrazione avviata dalla Comunità Europea.

5. Non vorremmo che le preoccupazioni del Pd attorno al depuratore di San Marco siano accentuate dalla prospettiva che il nuovo impianto di Fermo possa andare ad assorbire quello di Porto Sant’Elpidio gestito prima dal Comune e dai privati ed oggi solo da privati.

da Saturnino di Ruscio
Sindaco di Fermo

Redazione Fermo Notizie
Pubblicato Lunedì 10 gennaio, 2011 
alle ore 18:10
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