Dalla discussione sull’assestamento di Bilancio della Provincia di Fermo è emerso come questo sia condizionato dalle divisioni fatte nel momento della scissione con la Provincia di Ascoli Piceno. La Provincia di Fermo si è “dovuta” fare carico della voragine ascolana in materia di contenziosi.

La provincia di Fermo si debba fare carico del 43 per cento delle spese relative al contenzioso della Ascoli-Mare, infrastruttura stradale che non è stata conteggiata nella divisione. Contenziosi della Provincia di Ascoli che strumentalmente potrebbero bloccare inoltre il passaggio della proprietà di edifici che spetterebbero di diritto alla Provincia di Fermo.

Tutto questo non può che condizionare fortemente le risorse della Provincia di Fermo. Ci troviamo di fronte ad un bilancio da “ragioneria” totalmente privo di un valore politico e di una programmazione a lungo termine.

Dall’assestamento non emerge un piano politico/programmatico per il futuro di questo territorio. Non si riesce a leggere come sarà la nuova Provincia nel 2014, ovvero al termine del mandato dell’attuale Amministrazione, e da quali significativi cambiamenti sarà interessata, come sarà dotata di infrastrutture e gli indirizzi enunciati come si concretizzeranno.

Non posso infine non evidenziare la scarsa attenzione data dalla Provincia di Fermo all’università: un settore strategico quanto mai importante per la formazione dei nostri giovani, soprattutto in un periodo non facile come questo. Attenzione non adeguata in quanto la Provincia di Fermo ha stanziato solo 200 mila euro rispetto ai 780 mila stanziati dalla Provincia di Ascoli per investire nella propria Università.

Sembra che, più ad un bilancio di programmazione e di investimento su questo territorio, la Provincia di Fermo sia più interessata a ‘piazzare’ i suoi uomini all’interno delle varie realtà del territorio, basta guardare alle nomine Steat o a quelle della Fondazione Carifermo dove la Provincia ha pensato solo ai proprio bisogni.

dal Saturnino Di Ruscio
Consigliere Provinciale