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Inaugurati i nuovi reparti di Ginecologia, Ostetricia e Pediatria all’Ospedale di Fermo

Spacca presente al taglio del nastro: "Oggi il miglioramento dei servizi, nel futuro un nuovo presidio sanitario per il territorio"

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Ospedale Murri di Fermo

“La strategia sanitaria della Regione procede su più livelli di impegno. Uno riguarda il presente, il miglioramento costante dei servizi attraverso la crescita delle dotazioni professionali. E’ quanto sta avvenendo anche a Fermo, dove oggi aumentiamo la dotazione tecnologica e infrastrutturale, grazie alla nuova ala con i reparti di Ginecologia-Ostetricia e Pediatria e presto il Pronto soccorso e la Day surgery con due nuove sale operatorie.

Si tratta di migliori servizi di cui, immediatamente, i cittadini di questo territorio usufruiscono. Contemporaneamente, però, la Regione lavora guardando anche al futuro perché i bisogni, e con essi i servizi sanitari, evolvono. Abbiamo quindi sempre presente l’esigenza di questo territorio di un nuovo presidio sanitario. E’ per questo che abbiamo invitato i Comuni del comprensorio e la Provincia a mettersi ad un unico tavolo con la Regione per definire un accordo di programma in cui ogni ente assuma le proprie responsabilità su questo disegno. Di fronte alla riduzione delle risorse, è necessario lavorare insieme per trovare le soluzioni più adatte. E’ quella che l’Europa chiama Multilevel governance. Nel caso del nuovo ospedale di Fermo, la Regione si impegna a valorizzare il proprio patrimonio immobiliare”.

Lo ha detto il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, intervenendo oggi a Fermo all’inaugurazione della nuova Unità operativa di Ginecologia e Ostetricia/Blocco parto e di Pediatria dell’Ospedale Murri che, con il nuovo Pronto soccorso e la Day surgery che saranno presto completati, hanno richiesto un investimento di oltre 9 milioni di euro.

Spacca ha ringraziato tutti coloro che lavorano nella struttura e nella sanità fermana e marchigiana: medici, paramedici, infermieri, amministrativi. “Se oggi – ha detto – possiamo fare investimenti per migliorare tecnologie e strutture, garantendo a tutti i cittadini delle Marche uguali possibilità di accesso ai servizi sanitari, è perché grazie a tutto il personale si è potuta attuare quella riforma organizzativa che ha consentito alla sanità marchigiana di risalire la china e passare dall’essere uno dei sistemi più indebitati d’Italia ad essere uno dei migliori e più efficienti”.

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