Lunedì 1 dicembre, importante incontro al Comune di Porto San Giorgio, per una conferenza dei servizi preliminare in cui si discuterà la realizzazione del nuovo ponte sull’Ete. 

Un incontro convocato dal sindaco di Porto San Giorgio Andrea Agostini, al quale parteciperanno il sindaco di Fermo Saturnino Di Ruscio, rappresentanti di Regione Marche, Soprintendenza per i beni architettonici e del paesaggio, Rete ferroviaria italiana, Capitaneria di porto di S.Benedetto del Tronto, Arpam, Provincia di Ascoli Piceno, Asur zona 11, Corpo forestale, Vigili del fuoco, Agenzia del demanio, Direzione regionale delle entrate, Ufficio dogana.
“Di questo ponte – la convinzione del sindaco Agostini – si parla da almeno 15 anni. Spero e credo che sia arrivato il momento di passare ai fatti concreti. Sono all’esame diverse progettualità su tre tracciati, uno alla foce dell’Ete, uno sopra la foce, uno sul prolungamento di Via XX settembre. Al momento, credo che il percorso alla foce sia quello privilegiato, per potenziare la rete con gli altri comuni costieri, migliorare la viabilità attraverso un collegamento agevole fronte mare, ma anche ragionare in termini di sviluppo della zona portuale, che vogliamo intesa soprattutto come cantieristica e servizi. Connettere Porto San Giorgio e Marina Palmense sarà importante per entrambe le località, l’intesa con il comune di Fermo è eccellente e ci sono le condizioni per concretizzare questa grande opera”.
Il primo cittadino spera che la conferenza dei servizi del 1 dicembre si riveli utili alla scelta condivisa di un tracciato su cui lavorare nel 2009. “Auspico che si esca da questo incontro con una decisione definitiva sul progetto ed il percorso migliore da realizzare. Il ponte rappresenterà un viale d’ingresso alla nostra città da sud, quindi non si può sottovalutare anche la valenza estetica di questa infrastruttura. Nel frattempo, sarà importante anche lavorare per intercettare fondi che potranno essere utili alla realizzazione dell’opera. Nei prossimi giorni tornerò a Roma per cercare di ottenere un contributo; altra strada da percorrere, che non lasceremo intentata, è quella dei fondi comunitari”

Dal Comune di Porto San Giorgio