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Abusivismo commerciale a Porto San Giorgio: “A pensar male si fa peccato ma spesso…”

Bisonni e Raccichini contro la proposta di Marinangeli di apporre cartelli per scoraggiare acquisti di merce contraffatta

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Commercio abusivo: sequestri sul lungomare di Porto San Giorgio

In estate il tema della lotta all’abusivismo commerciale è sempre di moda e di questi tempi – con una Lega ruggente contro i più deboli – lo è ancora di più. Nei giornali, per esempio, non passa giorno che non venga data qualche notizia sui sequestri effettuati dalle forze di polizia.

L’ultima trovata è quella di Marco Marinangeli che, da poco passato nelle file della Lega, vuole ergersi a paladino dei commercianti locali facendo apporre sulle spiagge dei cartelli per scoraggiare l’acquisto di merce contraffatta e chiedendo l’assunzione di un numero maggiore di vigili urbani per contrastare il fenomeno. Tutto corretto, ma dimentica qualcosa o fa finta di dimenticare, perché è molto più facile mostrare il dito per non far vedere la luna.

Da bravo neoleghista (non si è ancora appropriato di tutto il lessico del suo Vate, ma ha ancora un paio d’anni prima dell’esame a cui si sta già preparando) individua la via per la lotta indicando quel manipolo di “vu cumprà” come bersaglio per risolvere questo problema. Come se una volta spariti dal territorio, i negozi liberi dalla concorrenza sleale possano tornare a far rifiorire i propri affari. In realtà, la sua è una proposta che fa molta scena anche perché, come sempre ormai, tende a criminalizzare l’ingranaggio più debole, normalmente un immigrato, del meccanismo della contraffazione e del commercio illecito dietro ai quali operano reti malavitose potenti che sembrano essere sfuggenti. Colpire l’ambulante abusivo sembra un’azione molto concreta, quando in realtà non serve assolutamente a nulla, perché non scardina il profittevole sfruttamento che c’è dietro. Non è utile allo scopo di combattere l’abusivismo, ma fa parte di una strategia comunicativa sulla quale la Lega fonda i propri successi elettorali: far apparire il migrante economico come il male assoluto, che ruba agli italiani lavoro e servizi e fa fallire le attività commerciali lecite. Speriamo che Salvini, come Ministro degli Interni, finisca di mostrare i muscoli contro i migranti e rivolga le sue attenzioni a chi controlla le attività malavitose.

Ci sono molte cose più utili da fare per aiutare i commercianti onesti. Innanzitutto punire quelli che in maniera più o meno frequente evadono le tasse. In secondo luogo tassare adeguatamente le multinazionali dell’e-commerce (come Amazon e Alibaba), che rappresentano la vera e propria rovina per i commercianti a causa dei loro prezzi estremamente concorrenziali ottenuti grazie ad un intenso sfruttamento dei lavoratori. In terzo luogo adottare una politica vicina ai lavoratori, tesa ad accrescerne il benessere (e quindi la capacità di spesa) attraverso aumenti salariali, la stabilizzazione contrattuale, il potenziamento dei servizi pubblici a partire da quelli sanitari. L’insicurezza economica porta qualcuno a cercare facili risparmi comprando dall’ambulante abusivo o dalla multinazionale dell’e-commerce o ancora da quei discount che spesso impongono delle condizioni capestro ai loro fornitori. Che cosa fa la Lega invece? Si appresta, con la cosiddetta flat-tax, a premiare coloro che evadono il fisco ed esportano i capitali all’estero e a ridurre la spesa pubblica per i servizi importanti per i cittadini.

Visto che il neoleghista vuole aiutare il commercio locale, combattere la contraffazione e – immaginiamo – anche l’evasione, considerando che ora ha un governo che lo rappresenta, si batta su questi punti.

Caro consigliere, se si vuol far bello con la sua amata, non faccia vedere i muscoli al bimbetto per strada, ma vada a far a pugni con Tyson, se ne ha il coraggio; gliene saremo grati o, in caso contrario, ci lasci alle nostre meritate ferie e continui a prepararsi: la data dell’esame si avvicina.

Renato Bisonni, Porto San Giorgio a Sinistra – Giorgio Raccichini, Partito Comunista Italiano

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