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Il Tar sul taglio delle piante: respinto il ricorso

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stemma porto san giorgioIl Tribunale amministrativo regionale di Ancona si è pronunciato il 28 aprile sul ricorso contro il Comune di Porto San Giorgio inerente il taglio di alberi di Viale Cavallotti.


Un giudizio che ha confermato in toto le ragioni dell’operato dell’Amministrazione comunale, respingendo il ricorso inoltrato dall’avvocato Maurizio Mattioli, difensore e rappresentante del Codacon Centro-Marche, Circolo Lega Ambiente Fermo-Valdaso ed un gruppo di cittadini.
Nel dettaglio, il giudice ha ritenuto che: “Il ricorso è infondato nel merito, per cui è irrilevante la trattazione delle eccezioni preliminari”; “le esigenze di contingibilità e di urgenza possono derivare anche dalla presenza di piante che, per la loro età, stato di conservazione, ubicazione, dimensioni, altezza, sviluppo e vicinanza ad aree sensibili, minacciano la sicurezza pubblica”; “che l’ordinanza impugnata risulta essere supportata da una congrua e puntuale attività istruttoria svolt da un soggetto competente in materia (dott. Agr. Riccardo Frontini), che non si è limitato ad applicare il solo criterio giuridico della distanza imposto dal DPR 753/80, ma ha compiuto anche una analisi del rischio provocato sia da ogni singola pianta, che dal loro insieme; che di conseguenza il provvedimento impugnato deve considerarsi legittimo in relazione alle censure dedotte in ricorso”.
Un verdetto chiaro e netto, motivo di piena soddisfazione per il sindaco Andrea Agostini ed il difensore del Comune Carlo Popolizio.
“Sono stato sempre totalmente convinto che si fosse operato in modo corretto, anche perché ho seguito passo dopo passo questa vicenda con la massima attenzione – nota il primo cittadino – La sentenza del Tar ci dà piena conferma di quello che già sapevamo. Il Tar non si è limitato nella decisione al semplice criterio giuridico del rispetto della legge, il che sarebbe stato sufficiente, ma ha fornito una dettagliata motivazione, respingendo nel merito il ricorso. Inoltre ha sottolineato come ci sia stata una accurata analisi svolta da un professionista, che ha valutato i criteri di rischio pianta per pianta. Insomma un verdetto chiaro, da cui emerge la pretestuosa contestazione del solito comitato del No, che ha imbastito un ricorso sulla base di foto amatoriali e opinioni. La sentenza del Tar mostra a tutti come si sia imbastita una querelle strumentalizzando i sentimenti dei cittadini. Sentimenti che condivido, perché avrei preferito non dover disporre il taglio di alberi, ma la sicurezza viene prima di tutto. Ora è chiaro che eravamo nel giusto, che abbiamo operato seriamente, mentre chi ci ha contestato non ha fatto che colore e folklore”.
“La sentenza, pur nella sua sinteticità – nota l’avvocato Carlo Popolizio, dirigente dell’avvocatura civica – è estremamente chiara nel riconoscere il ricorso totalmente privo di pregio giuridico, e giudicandolo infondato nel merito. Inoltre è interessante il principio che si sancisce quando si dice che il principio della contingibilità ed urgenza di un’ordinanza, come quella emanata dal Comune di Porto San Giorgio, può derivare anche da piante che esistono da lungo tempo, qualora minaccino la sicurezza pubblica”.

Dal Comune di Porto San Giorgio

Redazione Fermo Notizie
Pubblicato Giovedì 30 aprile, 2009 
alle ore 15:38
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