Porto San Giorgio, Raccichini concorda con FI su salvaguardia alberi: “Ma dov’erano finora?”
"Non esistono miracolose soluzioni contro il punteruolo rosso. Dalla politica devono arrivare contributi utili, non urli sui quotidiani"

La replica di Francesco Pavoni (Forza Italia) alle dichiarazioni dell’Assessore all’Ambiente di Porto San Giorgio Umberto Talamonti mi trovano d’accordo, ma allo stesso tempo perplesso.
Il mio essere d’accordo non è sul merito della questione della salvaguardia delle palme e degli alberi minacciati dal punteruolo rosso e da altri parassiti, in quanto l’Amministrazione e in particolare l’Assessore all’ambiente stanno da tempo facendo tutto il possibile di fronte ad una calamità a cui non è facile porre un argine. Chi lavora a stretto contatto con Talamonti conosce quanto impegno profonde l’Assessore per il bene della città e per non solo preservare, ma anche rinnovare un patrimonio arboreo che qualifica Porto San Giorgio, ma il quale – come si sa – pone anche problemi di sicurezza e di costi.
Ciò che mi trova d’accordo è invece l’idea che, di fronte a certe questioni, le diverse forze politiche possano dare un contributo utile e in qualche misura risolutivo. Pertanto ben venga l’aiuto che può fornire Forza Italia. Tuttavia – e questa è la mia perplessità – che cosa ha impedito finora a questo partito di farsi avanti, di presentarsi in Comune e fornire all’Amministrazione tutte le sue conoscenze e la sua esperienza grazie alle quali – così pare dalle parole di Pavoni – ci potremmo in qualche modo liberare dal famigerato punteruolo rosso o comunque arginarlo? È vero che il consigliere di Forza Italia è spesso assente in occasione delle Commissioni e dei Consigli comunali, ma sicuramente non sono mancati momenti di incontro nei quali avanzare determinate proposte; né tantomeno gli uffici comunali, e in particolare quello dell’Assessore Talamonti, sono chiusi a chicchessia.
Se si vuole dare un contributo alla città, bisogna forse attendere un invito ufficiale? Bisogna urlarlo sui quotidiani? Se così è, mi viene il sospetto che non si voglia effettivamente dare una mano alla comunità sangiorgese, ma occupare spazio sui giornali prospettando miracolose soluzioni che non esistono.
Giorgio Raccichini, capogruppo Comunisti Italiani Porto San Giorgio
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