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Tariffe e tasse a Porto San Giorgio: posizione e “repetita” del consigliere Raccichini

"Bene calcolo tariffe mensa scolastica in base all'ISEE. Meraviglia l'intervento di Bragagnolo sugli aumenti TARSU del 2012"

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Come non mai sono d’accordo con quanto ha affermato il Sindaco di Porto San Giorgio, Nicola Loira, andando a confermare la decisione di determinare le tariffe della mensa scolastica in base all’ISEE.

Si tratta di una misura improntata ad un principio di equità sociale che dovrebbe mettere d’accordo chiunque creda in una società solidale, comunista, liberale o cattolico che sia.

La decisione dell’Amministrazione è giunta forse anche un po’ tardivamente e ritengo che ci sia molto da fare per conformare il regime tariffario e fiscale dell’ente ad un criterio di progressività. Tuttavia questa misura rappresenta un piccolo passo avanti importante in questa direzione che fa il paio con la decisione di esentare dal pagamento dell’addizionale IRPEF coloro che hanno un reddito uguale o inferiore alla soglia dello stato di disoccupazione.

L’idea che ci debbano essere aliquote fiscali uguali per tutti – come la flax tax di cui tanto parla Salvini – è sostanzialmente reazionaria, perché si risolve in un regalo ai ceti più ricchi della società, quelli che dovrebbero dare un contributo maggiore per l’espletamento dei vari servizi pubblici. Naturalmente la progressività dell’imposta va accompagnata ad una seria lotta all’evasione fiscale, affinché non si traduca in un rafforzamento di indebiti privilegi.

Meraviglia invece l’intervento di Bragagnolo riguardo alla tassa sull’immondizia, poiché ci sembrava di aver tante volte spiegato il perché dell’aumento della TARSU nel 2012. Evidentemente non è stato attento, perciò – come si suol dire – repetita iuvant. L’aumento era richiesto dallo stato di sottocapitalizzazione della San Giorgio Distribuzione e Servizi, evidente già sotto la passata Amministrazione, di cui Bragagnolo faceva parte. All’epoca lui e la sua maggioranza se ne lavarono le mani, tanto che dalla partecipata arrivavano al Comune fatture fuori bilancio.

L’attuale maggioranza decise invece di aumentare la tassa per incrementare il capitale della partecipata, avviando al contempo un’azione finalizzata al contenimento delle spese e all’innovazione del servizio che sta avendo successo, tanto che quest’anno non ci sarà nemmeno il piccolissimo aumento dovuto all’adeguamento ISTAT. Insomma tra questa e la precedente esperienza amministrativa c’è lo stesso abisso che si trova tra le chiacchiere e una concreta serietà.

Giorgio Raccichini
Capogruppo Comunisti Italiani

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