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John De Leo e The Bad Plus al Teatro delle Api

john de leo + the bad plusIl 21 gennaio 2010 al Teatro delle Api di Porto Sant’Elpidio, alle ore 21,30 si svolgerà la performance di John De Leo e dei Bad Plus.


Con la presentazione del progetto “Mistico Mediterraneo” di Paolo Fresu, Daniele Di Bonaventura e il coro A Filetta, il Teatro delle Api di Porto Sant’Elpidio ha vissuto una delle sue pagine più entusiasmanti. Un sold out che ha riconfermato l’interesse del territorio fermano – e non solo – per un’offerta qualitativa di altissimo livello.
Nel cartellone brilla anche la stella del poliedrico John De Leo, considerato l’erede di Demetrio Stratos, tra i più grandi sperimentatori della vocalità nella
scena musicale europea. Ex Quintorigo, De Leo torna con una video performance denominata “Il Grande Abarasse”, che lo vedrà accompagnato da Massimo Ottoni (video-installazioni) e Franco Naddei (voce – samples – macchinazioni sonore).
Una serata, quella di giovedì 21 gennaio, suddivisa in due set. Nella seconda parte saliranno infatti sul palco i The Bad Plus, band avulsa all’ortodossia jazzistica, molto vicina al linguaggio del rock e al debutto nella pluridecennale esperienza artistica di TAM Tutta un’Altra Musica, da sempre contraddistinta da una spasmodica attenzione per ricerca e contemporaneità musicali.
JOHN DE LEO
Nato a Lugo di Romagna (RA) il 27 maggio 1970, John De Leo è la voce più interessante del panorama musicale italiano dell’ultimo decennio. Una voce-strumento – ora calda, grave, ora acuta e graffiante – le cui fondamenta soul sorreggono un articolato percorso che spazia dal rock al be-bop, fino alla musica contemporanea. Cantante, compositore, collaboratore e promotore di innumerevoli progetti artistici non strettamente a carattere musicale; dagli anni ’90 ad oggi ha collaborato con: Rita Marcotulli, Teresa De Sio e Metissage, Ambrogio Sparagna, Paolo Damiani, Stefano Benni, Banco del Mutuo Soccorso, Carlo Lucarelli, Stefano Bollani, Paolo Fresu Quintet, Danilo Rea, Furio Di Castri, Roberto Gatto, Enrico Rava, Alter Ego e Louis Andriessen, Nguyen Le, Gianluca Petrella, Gianluigi Trovesi, Alessandro Bergonzoni.
John De Leo si è appasionato alla musica da autodidatta ed è cresciuto ascoltando quella americana degli anni ’40 e ’50, i dischi dei suoi genitori, Elvis Presley, Nat King Cole, Frank Sinatra e Platters. Verso i 20 anni, dopo le prime esperienze nelle cover-band, compone le prime canzoni inedite; per lui rifare le canzoni di altri autori è un procedimento utile per apprendere i codici dei vari generi musicali. Oltre ai musicisti rock, il genere più diffuso tra gli adolescenti, frequenta pianisti di estrazione classica incuriosito anche da quell’universo artistico. Apprende stili e linguaggi musicali differenti sul campo, questa è la sua palestra. Durante questo periodo, per mantenersi della professione del musicista, suona in una decina di formazioni e partecipa a numerosi concorsi musicali spesso con un buon esito. Vincere un concorso sovente significa avere la possibilità di incidere un brano inedito per una compilation; queste prime incisioni sono oggi rarità ricercatissime dai suoi fans. Fra i suoi tanti gruppi ricorda Roland’s Band, i Blues Mobile di San Marino con cui ha fatto le prime apparizioni in Rai e concerti in tutta italia davanti a migliaia di persone, e i Funk Urlo gruppo che sperimenta una commistione tra musica funk ed influenze jazzy. La scoperta del jazz e la vocazione al cross-over si esprimono anche nel duo con il chitarrista Fabrizio Tarroni, progetto ancora in vita dopo quindici anni di concerti. Un’altra esperienza importante è quella con il gruppo multietnico Metissage, nel quale John si cimenta nel canto in lingua araba. Il gruppo partecipa alla manifestazione internazionale della FAO e incide l’omonimo cd Metissage edito da “il Manifesto” per l’associazione S.O.S Razzismo. Nel frattempo canta anche rock and roll con gli Hot Road Gang; dopo qualche tempo la formazione abbandonerà gli strumenti elettrici per passare a quelli classici è si chiamerà Quintorigo. Dal 1992 al 2004 è stato anima e leader di questo gruppo; alcune tappe storiche di John De Leo e Quintorigo: due Festival di San Remo (1999 e 2001) vincendo un Premio della Critica e due come Miglior Arrangiamento, tre partecipazioni al I° maggio di Roma (’99, 2001, 2002), il Premio Tenco ’99 per l’album “Rospo”. Fra le collaborazioni eccellenti di Quintorigo ricordiamo: Roberto Gatto, Franco Battiato, Enrico Rava, Carmen Consoli, Mederic Collignon, Ivano Fossati, Antonello Salis.
Negli ultimi anni John de Leo collabora spesso con i rinomati jazzisti Enrico Rava, Rita Marcotulli, Gianluca Petrella. Paolo Fresu ospita De Leo nel concerto al Filarmonico di Verona per celebrare il ventennale del Paolo Fresu Quintet. La sua ricerca oggi cerca un sodalizio tra musica, letteratura e video arte (De Leo chiama questa operazione “videomusicazione dei testi”); con Furio Di Castri e Roberto Gatto ha musicato “Le città invisibili” di Italo Calvino, con Carlo Lucarelli ha presentato “Songs – esercizi spirituali per il nuovo millennio”, “Monsters” con Danilo Rea al Festival internazionale di Roccella Jonica ’04, “Racconti Italiani” con Stefano Benni per Romaeuropa Festival ’07, “Centurie” con Lietta Manganelli, figlia di Giorgio, all’ultimo Festival della Letteratura di Mantova. La continua ricerca nelle espressioni possibili della vocalità, ha condotto De Leo anche nell’arte del doppiaggio; ha doppiato alcune animazioni tra le quali ricordiamo “La Fiera dei Morti” di Stefano Vecchi e Barbara Dossi sul testo di Aldo Palazzeschi. Nell’animazione John De Leo è la voce narrante e recita in inglese per il pubblico europeo; in Italia è stata doppiata dal grande Paolo Poli. Durante la XXI edizione del Festival internazionale di Roccella Jonica, De Leo ha interpretato “Chiudete la cella” accompagnato al violoncello da Paolo Damiani e la voce recitante di Stefano Benni
THE BAD PLUS
Uno dei gruppi piu’ particolari e di successo della scena jazzistica mondiale. Dopo aver debuttato discograficamente nel 2001 con la spagnola Fresh Sound, la band in seguito al grande successo e conseguente interesse suscitato dalle sue esibizioni in USA e Gran Bretagna ha ottenuto un contratto con una major, la Columbia Records, pubblicando dei lavori che hanno suscitato vasto entusiasmo nella critica internazionale. Precedentemente a The Bad Plus, Iverson, Anderson e King, tutti e tre originari del Midwest, hanno collaborato con numerosi musicisti tra cui Kurt Rosenwinkel, Mark Turner e Billy Hart. La proposta musicale del gruppo si contraddistingue per un approccio molto diretto alla materia sonora, affrontata con energia e sviluppata con grande senso di avventurosa narrativita’, con improvvisi cambi di tempo o istantanee esplosioni sonore che si tramutano improvvisamente nel loro opposto con impeccabile aplomb, attraverso un repertorio che abbina loro composizioni originali, caratterizzate da elementi di poliritmia, uso di ostinati e arrangiamenti spettacolari accanto a echi di Thelonius Monk, musica seriale e destrutturazione di successi pop, come la loro particolare versione di “Smells like teen spirit” dei Nirvana. Definiti “iconoclasti musicali” e “geni e attori in egual misura”, The Bad Plus con la loro musica sono riusciti a raffigurare nella cornice di una delle piu’ classiche formazioni del jazz, il trio piano – contrabbasso – batteria, lo spirito della post modernita’.
Ethan Iverson, pianista originario di Minneapolis, si è particolarmente distinto negli ultimi anni per il suo lavoro insieme al contrabbassista Reid Anderson e al batterista Dave King con il trio The Bad Plus, gruppo che ha riscosso notevoli consensi in tutto il mondo. Attivo sia in campo jazzistico che classico, Iverson ha studiato con Fred Hersch e Sophia Rosoff. E’ stato inoltre direttore musicale del Mark Morris Dance Group, e ha collaborato in vari contesti e ambiti artistici con tra gli altri Dave Douglas, Bill McHenry, Dewey Redman, Mikhail Baryshnikov, Billy Hart, Kurt Rosenwinkel, Mark Turner e Yo-Yo Ma.
Reid Anderson .Contrabbassista e compositore originario del Minnesota. Ha studiato presso il Curtis Institute of Music di Philadelphia. Nel 1998 ha pubblicato alla testa di un quartetto formato da Ethan Iverson, Jorge Rossy e Mark Turner il cd “Dirty Show Tunes”, un lavoro che ha riscosso grande entusiasmo e ottenuto eccellenti recensioni sulla stampa specializzata, al quale dopo un anno è seguito “Abolish Bad Architecture”, con Jeff Ballard aal posto di Jorge Rossy. In entrambi i lavori Anderson si è segnalato per il suo talento compositivo e di organizzatore del contesto musicale. Nel 2000 ha pubblicato “The Vastness of Space” con un gruppo totalmente rinnovato comprendente Andrew D’Angelo, Bill McHenry, Ben Monder e Marlon Browden, proponendo una musica in cui l’aspetto compositivo è prevalente sull’improvvisazione rispetto ai suoi lavori precedenti. Successivamente Anderson ha formato, insieme a Ethan Iverson e David King, il trio Tha Bad Plus, che è divenuto da diversi anni una delle formazioni di maggior successo della scena jazzistica internazionale.
David King. Nato nel 1970 a Minneapolis, David King inizia a suonare il piano all’età di cinque anni. A nove anni inizia a suonare la batteria, perfezionandosi durante il liceo presso la MacPhail School for the Arts di Minneapolis. Dopo un periodo trascorso a Los Angeles, nel 1996 torna a vivere a Minneapolis, iniziando la collaborazione con Ethan Iverson, suo concittadino, che insieme al contrabbassita Reid Anderson darà vita al celebrato gruppo The Bad Plus, uno dei pochi gruppi jazz ad avere ottenuto un contratto con una major, la Columbia Records. David King è anche membro del gruppo The Happy Apple, con Michael Lewis ai sax alto, soprano e tenore, e dal fenomenale Erik Fratzke al basso elettrico, anche loro originari di Minneapolis, un altro eclettico e originale trio che lavora verso l’espandere e ridefinire i confini dell’improvvisazione jazzistica e la sua tradizione verso una nuova dimensione.
Il prezzo dei biglietti è di 15 euro intero e 12 ridotto.
Per informazioni : tel 3466286586 (dalle 15.00 alle 19.00) da lun. a ven. e giorni di spettacolo; Tel. 0734.902107 (dalle 9.00 alle 14.00) da lun. a ven., oppure www.teatrodelleapi.it, www.tamfactory.net, www.marchejazznetwork.it.

Da Tam Club

Redazione Fermo Notizie
Pubblicato Mercoledì 20 gennaio, 2010 
alle ore 19:07
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