Scandalo a Palazzo di Giustizia a Fermo. Da un conto decisamente salato della bolletta telefonica è partita un’indagine interna che ha portato all’individuazione della causa: una serie di telefonate ai numeri hard (quelli con prefisso 895 o 178) che ha provocato l’imbarazzo generale del palazzo.
 

Ora la faccenda rischia di trasformarsi in una “patata bollente” sul serio, nel caso dovesse intervenire la Polizia postale per identificare il colpevole. Una lettera del Presidente del Tribunale di Fermo Roberto De Robertis inviata a tutti i dipendenti invitava il colpevole a “presentarsi riservatamente” per risolvere la questione interna senza provocare altri scandali, ma sembra che ancora nessuno si sia presentato.

Le telefonate sarebbero avvenute tra il 18 luglio e il 1° agosto, in un periodo in cui la macchina della giustizia lavora a regime decisamente ridotto. Forse per la monotonia delle vicende giudiziarie sarebbe partito il tutto, svelato da un funzionario del Comune di Fermo che si sarebbe accorto della sproporzione tra le bollette da pagare per la normale attività giudiziaria e lavorativa e il conto presentato, qualche migliaio di euro.

Di Massimo Mariselli