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Corso di musica per dieci ragazze e ragazzi ospiti delle comunità educative per minori

Coinvolti giovani delle strutture di Porto San Giorgio e Morrovalle

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Corso di musica per ragazze e ragazzi delle comunità educative di Morrovalle e Porto San Giorgio

Anche quest’anno i ragazzi e le ragazze ospiti delle Comunità Educative per minori Il Melograno e Il Fiordaliso di Morrovalle e Villa Murri di Porto San Giorgio (gestite ormai da anni da PARS) hanno l’opportunità di prendere parte ad un corso di musica presso la Scuola civica di Musica S. Scodanibbio di Macerata, con la quale PARS collabora da diverso tempo per l’organizzazione di percorsi formativi per gli ospiti delle strutture.

Una collaborazione nata dopo che la Scuola di musica maceratese ha aderito al Sistema cori ed orchestre Nazionale orami dal 2010. Gli scopi e la finalità del Sistema erano perfettamente in linea con l’esperienza delle comunità: l’inclusione, la condivisione nel suonare insieme nel rispetto, nell’attenzione, nel piacere di fare musica insieme.

Quest’anno i dieci partecipanti sono impegnati nell’apprendere e proporre musica attraverso strumenti ad arco come violino, viola, violoncello e contrabbasso. Si recano presso la Scuola Scodanibbio ogni mercoledì, dalle 16.30 alle 18.00. Nella prima mezz’ora vengono suddivisi in piccoli gruppi in base alla tipologia di strumento (tecnicamente “lezione di fila”), per poi passare ad una lezione d’orchestra, in cui per circa un’ora suonano tutti insieme.

Al corso di musica viene utilizzato il metodo El Sistema, nato e sviluppatosi in Venezuela grazie all’intuizione di Josè Antonio Abreu. Attraverso la bellezza della musica, la disciplina dello studio di uno strumento musicale e l’esperienza dell’inclusione e della possibilità della partecipazione da parte di tutti i giovani, possono essere proposte educative importanti. Per questo Abreu da Ministro della famiglia e della cultura investì in Venezuela molti dollari per l’acquisto di strumenti musicali e per la realizzazione di questo progetto. Negli anni centinaia e centinaia di ragazzi che vivevano nelle favelas sono stati salvati da storie di violenza, di degrado, di criminalità. Quando il grande direttore d’orchestra Claudio Abbado conobbe questa esperienza e quando sentì suonare questi giovani, rimase folgorato dall’energia positiva, dal coinvolgimento che vivevano: era data a tutti la possibilità di suonare in orchestra, di godere della bellezza della musica, al di là delle condizioni economiche e culturali.

Abbado, quindi, decise di portare questa esperienza in Italia nel 2010 PARS e la Scuola di musica Scodanibbio stanno realizzando un percorso specifico che risponda alla storia culturale e sociale della nostra nazione e a quella degli ospiti delle Comunità.

«Mi piace che una persona appassionata di musica abbia l’opportunità di imparare e di passare bei momenti insieme agli altri. Mi piace il suono del violino e mi piace la musica». «Vi voglio ringraziare per tutto il tempo, l’amore e l’impegno che mettete per noi ogni giorno». «La musica mi trasporta in un altro mondo, e tutto il mio corpo si rilassa». Questi sono alcuni dei pensieri dei ragazzi e delle ragazze che frequentano il corso.

«La collaborazione con la Scuola Scodanibbio – afferma Sara Giostra, Responsabile delle Comunità Educative per minori PARS – offre l’opportunità ai nostri ragazzi di sperimentare molti dei valori e principi che nel quotidiano affrontiamo in comunità educativa: la condivisione, l’esperienza del gruppo, il rispetto dell’altro. Il ritmo, l’armonia e la musica sono il sottofondo che guida i nostri ospiti a portare avanti con costanza e impegno tale attività. Si rafforza il loro senso di efficacia, la loro autostima. Ringrazio infinitamente la Scuola Scodanibbio per questa importante e preziosa collaborazione».

«Il progetto El Sistema all’interno della scuola civica di musica “Scodanibbio” – afferma Giacomo Gradozzi, insegnante di contrabbasso, coordinatore del Sistema Macerata – anche per l’anno 2023/’24 consolida la sua collaborazione con la PARS.

«Col passare delle settimane, dopo un primo periodo di conoscenza e affiatamento, i ragazzi si dimostrano sempre più coinvolti e curiosi nell’approccio musicale come nuova o diversa esperienza educativa, dove il risultato finale non è finalizzato alla realizzazione individuale, ma al raggiungimento di un obiettivo comune, dove la base di partenza è la collaborazione, la disponibilità nel mettersi in “gioco” e nello scoprirsi parte di un gruppo. La meta di noi docenti è sicuramente instillare in loro la curiosità, il rispetto dei tempi di tutti e il superamento di qualsiasi difficoltà attraverso lezioni settimanali, dove ogni volta si esplora la propria interiorità attraverso lo studio degli strumenti ad arco nella creazione di un piccolo ensemble orchestrale. In poco tempo i ragazzi hanno acquisito, attraverso questa nuova esperienza, una consapevolezza diversa, una fiducia verso l’altro e un nuovo spirito di collaborazione dove il percorso stesso è la meta da raggiungere, come viatico per la loro crescita. Come una sorta di ” finestra ” non usuale dove poter guardare il loro esserci da un diverso punto di vista e magari scoprirsi con le potenzialità di essere in grado di poter raggiungere qualsiasi sogno e desiderio».

Margherita Martellini, insegnante e responsabile sezione violini, dichiara invece: «Il progetto orchestrale “El sistema” sta coinvolgendo i ragazzi sia a livello strumentale, che disciplinare e sociale. Ognuno di loro con il suo carattere e temperamento partecipa attivamente alle varie proposte didattiche. L’obiettivo comune di formare un’orchestra dà loro un’identità come gruppo. Per l’apprendimento dello strumento musicale, dovendo seguire tutti insieme delle regole, dona ai ragazzi disciplina e fa del progetto orchestrale un’ottima occasione per una formazione più completa. Penso che sia un’ottima esperienza formativa per l’individuo e un’occasione di rivalsa personale».

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