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Festa a Porto Sant’Elpidio per i Centri socio-educativi riabilitativi dell’Ambito XX

Nell'occasione è stato presentato lo spettacolo "Caleidoscopio: niente è fermo, tutto si trasforma"

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Spettacolo dei Centro socio educativi riabilitativi dell'Ambito XX

È stato un caleidoscopio d’arte e di emozioni quello messo in scena nella grande festa che si è tenuta nei giorni scorsi al parco San Filippo di Porto Sant’Elpidio, dove i tre Centri Socio Educativi Riabilitativi dell’Ambito XX (La Cittadella, Il Girasole e La Serra), con il prezioso supporto delle Cooperative Sociali Pars Pio Carosi e Il Camaleonte, hanno presentato lo spettacolo Caleidoscopio: niente è fermo, tutto si trasforma.

Il numeroso pubblico ha applaudito i protagonisti di questa nuova esperienza teatrale, i cinquanta ragazzi dei Centri e tutta l’operosa squadra di educatori che hanno reso questa occasione indimenticabile. È stato uno spettacolo poliedrico, con improvvisazione, danze, video, sketch divertenti, dove i ragazzi hanno espresso attraverso la propria creatività desideri e paure condivise durante i laboratori degli ultimi anni.

Anche in questa occasione, la direzione artistica è stata affidata alla coordinatrice dei centri, la dott. Marisa Alessandroni e al tecnico dei laboratori ludico-formativi Federico D’Annunzio, presentatore della serata.

Allo spettacolo erano presenti la Coordinatrice d’Ambito Pamela Malvestiti, il Sindaco di Monte Urano Moira Canigola, l’Assessore di Porto Sant’Elpidio Marco Traini, l’Assessore di Sant’Elpidio a Mare Roberto Greci.

I referenti dei Centri ringraziano il Comune di Porto Sant’Elpidio e l’Associazione di quartiere San Filippo e i genitori e le famiglie dei ragazzi per il loro apporto alla preparazione dell’evento, che si è concluso con un grande momento conviviale.

Caterina Marcaccio, Coordinatrice Pars de La Cittadella del sole e de Il Girasole, dichiara: «Siamo molto contenti nel vedere la felicità sul volto dei ragazzi, e credo di parlare a nome di tutta l’equipe dei Centri affermando che il riscontro positivo delle famiglie e degli spettatori a questo evento, la loro soddisfazione e la loro emozione, ci aiuta a dare sempre il meglio nel nostro lavoro di sostegno».

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