Domenica 12 settembre manifestazione a Porto San Giorgio sul dramma afgano
L'evento è in programma alle 18.30 in piazza Matteotti

La situazione in Afghanistan sta drammaticamente precipitando ogni giorno di più. Mentre appaiono evidenti le responsabilità di chi ha intrapreso e sostenuto la guerra e condotto 20 anni di occupazione, riteniamo necessaria un’azione rapida e coordinata da parte del nostro Paese per evitare ulteriori disastri umani e sociali: una iniziativa per facilitare un rapido rientro in dignità e sicurezza della popolazione civile che ha bisogno e sta cercando di mettersi in salvo perché in grave pericolo.
A subire la morsa della repressione e della violenza sono in particolare le donne, di nuovo private dei diritti fondamentali e delle loro libertà personali ma capaci di manifestare con grande coraggio per le strade di Kabul ponendo la centralità della condizione femminile e della discriminazione di genere.
Non bastano gli stucchevoli e vuoti appelli al rispetto dei diritti umani!
Siamo di fronte ad una emergenza umanitaria gravissima e occorre da subito, a tutti i livelli:
– attivare corridoi umanitari per l’accoglienza dei profughi;
– consentire l’ingresso in Italia dei cittadini afgani in esenzione di visto
– garantire l’evacuazione di tutti coloro che erano in attesa di partire a seguito di autorizzazione per ricongiungimento familiare o già in possesso di permesso ad altro titolo e si trovano adesso impossibilitati a lasciare il paese,
– bloccare i rimpatri verso l’Afghanistan che molti Stati europei stanno ancora incredibilmente effettuando
– sostenere l’impegno di quelle organizzazioni, come Emergency che continuano a garantire il loro impegno in condizioni improbe.
E più in generale, che la solidarietà e le misure adottate per garantire l’uscita di coloro che hanno collaborato con il personale civile o militare straniero vengano estese e possano valere sia per le fasce più vulnerabili o invise al governo talebano, che per tutte quelle persone nel mondo che cercano di entrare , via terra o per mare, spesso perdendo la vita, all’interno di una Fortezza Europa la cui politica migratoria è sempre più cinica e ipocrita e il cui spazio per i diritti umani è sempre più ridotto.
Di seguito l’elenco delle adesioni fino ad oggi pervenute:
AGEDO Marche
Amnesty International Marche
Anolf Marche
ANPI Fermo
Articolo 1 Fermo
Baobab Experience
Casa Comune Fermo
Casa del Popolo Fermo
CISL Fermo
CGIL Fermo
Commissione Pari Opportunità Prov.Fermo
Cooperativa Sociale La Sorgente
CVM Comunità volontari per il mondo
Dipende da Noi Fermo
Emergency Gruppo Fermo
Fermo Futura
FIOM Fermo
Giovani Democratici federazione di Fermo
Gruppo Solidarietà Moie di Maiolati (AN)
ISML Fermo
Libera presidio di Fermo
Movimento Cinque Stelle Fermo
OdV Poliambulatorio Cumba
Partito Democratico Fermo
Rete femminista Marche
Rifondazione Comunista Fermo
Sinistra Italiana Provincia di Fermo
USB Confederale Marche
UIL Fermo
da: Comitato Antirazzista 5 luglio
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