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Concluso a Sant’Elpidio a Mare il progetto “Storie di tutti…Storie per tutti”

Coinvolte due classi della scuola primaria "Mazzoni" e i ragazzi del CSER "Il Girasole"

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Progetto concluso a Sant'Elpidio a Mare

Martedì 1 giugno in mattinata presso il Parco Bartolucci si sono ritrovate le due classi IV C – IV A della scuola primaria G. Mazzoni dell’Istituto Scolastico Comprensivo di Sant’Elpidio a Mare ed una ristretta rappresentanza dello CSER il Girasole, per ufficializzare la conclusione del progetto “Storie di tutti…Storie per tutti” che ha visto i bambini ed un piccolo gruppo di giovani del centro cimentarsi in un percorso di scrittura creativa che ha portato alla costruzione di due storie inedite.

La Preside Teresa Santagata, le Maestre Sonia Olivieri, Simona Giardini, e gli Educatori presenti all’incontro, hanno confermato il successo di questo laboratorio ideato dalla Dott.sa Marisa Alessandroni e gestito dall’Educatore, esperto in linguaggi creativi, Federico D’Annunzio.

I centri socio educativi dell’Ambito XX di cui il CSER fa parte da anni, progettano attività mirate al potenziamento dell’integrazione sociale, con lo scopo di promuovere concretamente e far crescere nel territorio una cultura dell’inclusione, che passa attraverso la percezione della diversità come un aspetto fondamentale della vita.

L’obiettivo di questo percorso era quello di creare dei momenti di lavoro congiunto perché, attraverso il fare insieme, i bambini imparassero a conoscere la realtà dei centri socio educativi, le persone che li frequentano, scoprire quello che fanno e rendersi conto che insieme a loro possono vivere momenti piacevoli, arrivare a costruire qualcosa di importante per tutti. La struttura iniziale del progetto prevedeva 2 incontri settimanali: una classe si incontrava il lunedì mattino, con un piccolo gruppo di ragazzi provenienti dal CSER Il Girasole, l’altra classe il giorno successivo, con un gruppo di ragazzi del CSER La Cittadella.

Con la chiusura delle scuole e dei centri avvenuta nel marzo del 2020, per l’emergenza Covid 19, l’esperienza si è interrotta. In seguito, è stata ripresa in modalità online, nel novembre 2020, dove “interattività” è stata la parola d’ordine. Il progetto è stato naturalmente riadattato e modificato senza perdere però la sua essenza. Si è effettuato un solo collegamento a distanza, il martedì (con entrambe le classi in orari differenti) ed un gruppo ristretto del centro “Il Girasole”.

Il percorso, ispirato all’opera “Le città invisibili” di Italo Calvino, in fase iniziale, ha avvicinato i partecipanti alla conoscenza di questa opera e poi si è focalizzato sulla creazione di racconti che portassero alla luce nuove città frutto della fantasia e inventiva dei partecipanti. Al contrario di quelli che potrebbero essere i limiti di un lavoro online, il progetto è stato un vero successo. Questa “fusione 2.0” tra CSER e Classi è risultata altamente formativa per entrambe le realtà, che si sono abbandonate al fantastico in una piena sinergia collaborativa, comprendendo ancora di più quelli che sono i nuovi codici comunicativi legati ad una modalità di lavoro interattiva, tramite un collegamento digitale a distanza. La tecnica utilizzata è stata quella dello Storytelling, una metodologia che usa la scrittura creativa e la narrazione come mezzo per inquadrare gli eventi della realtà e spiegarli secondo una logica di senso.

Sono nate così la storia di “Qui c’è tutto” e quella dal titolo “La città della leggerezza”. Interessante notare come, entrambe le storie, pur nella ricchezza di elementi fantastici, mettano in risalto aspetti di una realtà fatta di “abbondanza di oggetti” come vestiti, cibi, macchine di ogni tipo, cellulari, internet, ed altro ancora; abbondanza di relazioni, frivole, leggere, ricche di convenevoli; assenza di uno sguardo per la natura, ma soprattutto, fanno riflettere sull’accento posto al bisogno di sapori, sensazioni, emozioni autentiche e profonde, di contatti reali e non solo virtuali. Storie fantastiche che possono far riflettere tutti noi; i bambini possono essere a volte veri insegnanti per tutti coloro che sono aperti all’ascolto e alla possibilità di “cambiare sguardo”.

“Non posso che complimentarmi per un progetto di questo tipo – dice il Sindaco, Alessio Terrenzi – che dà spazio alla creatività ma anche all’integrazione dei ragazzi nei nostri centri nel tessuto sociale. Ringrazio tutti coloro che li hanno seguiti nello svolgimento di un progetto di questo tipo, dagli insegnanti ai nostri uffici agli operatori e, soprattutto, a coloro che si sono messi in gioco per dare vita ad una esperienza così positiva. Bravi!”.

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