Chi mi conosce sa che non è assolutamente nel mio stile trattare le persone con arroganza o con senso di superiorità. E’ un modo di fare che non mi appartiene.

Chi mi conosce sa anche che come assessore ai lavori pubblici mi sono impegnato in quest’anno di amministrazione per superare il più possibile le barriere architettoniche ed ho avviato un costante dialogo con le persone e le associazioni rappresentanti di portatori di handicap.
Ciò premesso, credo di aver diritto di dare la mia versione su quanto capitato domenica pomeriggio fuori dal palasport di Porto San Giorgio. Intanto i posti di cui parlano le persone che hanno denunciato l’episodio non sono riservati al sindaco né al vicesindaco, ma all’ufficio sport, anche per consentire, qualora necessario, controlli all’interno del palasport. La gestione dei parcheggi del Palasavelli non è comunale, ma affidata dalla Premiata basket ad una società esterna, quindi non è il Comune il referente cui rivolgersi in caso di mancato rispetto dei posti riservati ai disabili, come capitato domenica scorsa.
Quando siamo arrivati, i due posti riservati all’ufficio sport erano occupati da due auto, una con contrassegno di portatori di handicap, una senza alcuna segnalazione. Abbiamo chiesto al servizio d’ordine che gestisce i posteggi che si liberasse il posto occupato dall’auto senza nessun tesserino. I responsabili del servizio, scusandosi per il disguido, si sono adoperati per risolvere il problema. Tutto è stato gestito da loro e non è assolutamente vero che l’assessore allo sport si sia rivolto in modo arrogante a qualcuno. Non ho parlato con nessuno, se non dopo la partita. E’ del tutto falso che abbia posteggiato di traverso per occupare due posti, appena il parcheggio riservato all’ufficio sport si è liberato, ho provveduto a posteggiare lì l’auto.

Dal Comune di Porto San Giorgio