“Us and them”: omaggio ai Pink Floyd al Teatro delle Api
Sabato 4 aprile 2009 alle ore 21,30 al Teatro delle Api di Porto Sant’Elpidio Tam organizza il concerto “Us and them”, omaggio ai Pink Floyd.
I componenti del gruppo sono: Raiz alla voce, Rita Marcotulli al pianoforte e tastiere, Andy Sheppard al sassofono, Giovanni Tommaso al contrabbasso, Matthew Garrison al basso elettrico, Fausto Mesolella alle chitarre, Michele Rabbia alle percussioni ed electronic sounds e Alfredo Golino alla batteria.
La pianista romana Rita Marcotulli ha messo insieme una superband per un progetto-tributo ai Pink Floyd: “Us and them”, che prevede l’esecuzione dei brani più celebri della band inglese eseguiti da un quartetto formato da Andy Sheppard ai sax, Giovanni Tommaso al contrabbasso e Alfredo Golino alla batteria, a cui si sono aggiunti strumenti e musicisti meno legati al jazz, come la chitarra elettrica di Fausto Mesolella degli Avion Travel, il basso elettrico di Matthew Garrison, bassista di Pino Daniele, le percussioni e gli electronic sounds di Michele Rabbia, e la voce di Raiz, ex cantante degli Almamegretta.
Fra i brani che il gruppo eseguira’ Money, Us and Them, Astronomy Domine, Cryin’ song, Burning bridges, Set the controls for the heart of the sun, Cirrus Minor: non mancate.
Us and Them dei Pink Floyd era già stata proposta da Rita Marcotulli nel 2006 in “The Light Side of the Moon” e probabilmente proprio da lì è nata l’idea (e la sfida) di riproporre la musica del celeberrimo gruppo britannico.
La Marcotulli ha arrangiato alcuni brani famosi del gruppo eseguendoli per la prima volta alla Casa del Jazz di Roma il 17 marzo di quest’anno, concerto puntualmente registrato per costituire la quinta uscita in cd della collana “Jazz Italiano Live 2008” di La Musica di Repubblica-L’Espresso.
Per l’occasione la pianista romana (attiva compositrice e interprete del panorama europeo che vanta collaborazioni con importanti artisti di varia estrazione musicale, da Billy Cobham a Pino Daniele, da Ambrogio Sparagna a Enrico Rava, da Dewey Redman a Pat Metheny), ha costituito un gruppo “atipico”, nella fattispecie un quartetto jazz classico (con l’inglese Andy Sheppard ai sax, Giovanni Tommaso al contrabbasso e Alfredo Golino alla batteria), a cui sono stati aggiunti strumenti e musicisti meno legati al jazz (la chitarra elettrica di Fausto Mesolella degli Avion Travel, il basso elettrico di Matthew Garrison, attuale bassista di Pino Daniele e figlio di Jimmy Garrison che fu il contrabbassista di John Coltrane, le percussioni e gli electronic sounds di Michele Rabbia, e la voce di Raiz, ex cantante degli Almamegretta).
Il risultato è conturbante: gli arrangiamenti, intelligentemente dosati e al tempo stesso mantenuti “aperti”, non stravolgono gli originali, né nello spirito né nel sound, riuscendo ugualmente a diversificarsi e imprimere alla materia preesistente una impronta personale e originale ricca di inaspettati punti di fuga (culminanti spesso negli assolo di un ispiratissimo Andy Sheppard, ottimamente valorizzati dal lavoro della Marcotulli).
I brani sono stati scelti da periodi diversi: così i pezzi più psichedelici e innovativi (Astronomy Domine, Set the Controls For The Heart Of The Sun) si annodano con quelli di matrice più folk-rock (Cirrus Minor, Cryng Song, Goodbye Blue Sky) e con quelli del pop più celebrato (Us and Them, Money). E’ condivisibile quanto detto nelle note di copertina dell’album: “E’ jazz? Si, anche. E’ rock ? Si, certo. Più di ogni altra cosa questo è un insieme di suoni, ritmi, improvvisazione e scrittura definita in continuo divenire.
Una sorta di esperanto in musica, libero e coinvolgente.” Lo si potrebbe definire jazz psichedelico mediterraneo.
Info: www.tamfactory.net, tel: 338 4321643.
Da Tam Club
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