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Sant’Elpidio a Mare, il sindaco scrive al direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale

Il primo cittadino chiede l'attivazione di una nuova sezione al fine di evitare la creazione di "classi-pollaio"

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Scuola, banchi, studenti, alunni, insegnanti, lezioni

Il futuro della scuola è incerto in un periodo di emergenza come quello attuale. Certo è, però, che il numero delle alunne e degli alunni presenti nelle classi sarà fondamentale per attuare al meglio le regole del distanziamento sociale indispensabili per combattere la diffusione del Covid-19.

“Qualunque sia la decisione che verrà presa a livello governativo per il futuro della nostra scuola – dice il Sindaco, Alessio Terrenzi – mi sono mobilitato per far presente che a settembre, per l’anno scolastico 2020/2021, si dovrà fare la massima attenzione ai numeri: per questo ho scritto al Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale Marco Filisetti per chiedere l’attivazione di una nuova sezione per la scuola secondaria al capoluogo visto che i numeri fanno immaginare una situazione inaccettabile. Da quel che risulta dalle iscrizioni sono previste prime classi, per la scuola media, di 27 alunni: ciò sarebbe difficile da accettare in una situazione normale, figuriamoci in una situazione di emergenza. So che la Dirigente Scolastica, prof. Teresa Santagata, si è già mossa in tal senso ma ho voluto far sentire anche a livello istituzionale la voce di un territorio che chiede maggiore attenzione per alunne ed alunni che non possono frequentare le lezioni in gruppi-classe troppo grandi, tanto più in questo difficile momento. Mi auguro che la richiesta di questo territorio venga accolta ed attendo un riscontro in merito”.

Il Sindaco coglie anche l’occasione per esprimere il proprio pensiero in merito alla decisione di non effettuare, per la fine dell’anno scolastico, gli esami di terza media in presenza.

“Trovo che sia una scelta inopportuna – dice Terrenzi – quella di togliere alle alunne e agli alunni di terza media l’occasione di fare una importante esperienza come può essere quella dell’esame finale davanti ad insegnanti con i quali si potrebbero senza problemi rispettare tutte le norme di sicurezza. Oltre a perdere un’occasione irripetibile, quella di mettersi alla prova alla fine del loro percorso scolastico, non avranno nemmeno l’occasione di salutare (con le dovute cautele) i loro insegnanti. Onestamente credo che non sia una scelta appropriata e credo che le nostre alunne ed i nostri alunni non meritino un trattamento di questo tipo”.

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