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Annunciato sciopero dei dipendenti comunali di Sant’Elpidio a Mare

Il sindaco Alessio Terrenzi interviene sulla situazione del personale: "Veri problemi del lavoro sono nel privato, non nel pubblico"

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Alessio Terrenzi, sindaco Sant'Elpidio a Mare

Il Sindaco di Sant’Elpidio a Mare, Alessio Terrenzi, interviene in merito alla situazione che si sta verificando tra il personale dell’Ente. Uno stato di agitazione manifestato nei giorni scorsi e sfociato con l’annuncio di uno sciopero.

“Ovviamente ogni dipendente ha il diritto di esprimere il proprio pensiero – dice il primo cittadino – ma sono sincero: mi dispiace vedere la gente insoddisfatta quando non lo dovrebbe essere.

Sono in stato di agitazione e parlano di tensione: in tensione ci saranno loro, non certo io e non certo per questa situazione. Se c’è da essere in tensione è per altro. Quotidianamente incontro gente che chiede lavoro, persone che portano curriculum, che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese, che hanno lo sfratto in corso, che non riescono a dare a mangiare i loro figli: per queste situazioni sì che c’è da stare in tensione e ne sono testimoni i nostri servizi sociali dove di situazioni difficili ce ne sono e pure molte. Altro che tensione. Quotidianamente incontro gente disperata e che un lavoro non ce l’ha o, se ce l’ha, è incerto, è in scadenza, è precario magari con figli a carico, con anziani da accudire, con bollette scadute.

Ci sono zone industriali piene di gente che bussa per cercare un lavoro, un lavoro qualsiasi, gli uffici del lavoro sono pieni, gli stessi imprenditori della zona, nonostante le tante difficoltà, si trovano a stringere i denti e vanno avanti per cercare anche di mantenere i posti di lavoro dei propri dipendenti: sentire che è in stato di agitazione chi un lavoro sicuro ce l’ha e puntualmente prende uno stipendio il 27 del mese onestamente stona.

Ovviamente, ogni lavoratore ha i propri diritti, ci mancherebbe, nessuno intente negarli, ma le mie preoccupazioni sul fronte lavorativo vanno in un’altra direzione: chi lavora nel privato, non nel pubblico, si trova in situazioni difficili e sono situazioni che ho quotidianamente sotto gli occhi.

I dipendenti comunali dicono di voler dare un miglior servizio ai cittadini poi proclamano lo sciopero: in questo modo il servizio non solo non è migliore ma viene tolto del tutto. Mi preme anche sottolineare che non tutti sono d’accordo con questa linea visto che non è mancato chi mi ha contattato personalmente per manifestare il suo dissenso. In ogni modo a livello amministrativo stiamo facendo tutto quello che c’è da fare, stiamo seguendo un percorso ben preciso ed abbiamo già integrato il personale con una nuova assistente sociale, peraltro operativa da mesi, e con un ingegnere che arriverà a settembre. Abbiamo le idee chiare sul piano delle assunzioni tanto che sono previsti sei amministrativi e due operai ma va seguito un iter burocratico ben preciso”.

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